Firenze, portico degli Uffizi
Nasce a Firenze, nel borgo d’Ognissanti, nel 1454; il padre Nastagio è Notaio, e riceve una buona formazione umanistica ed anche scientifica.
Entrato al lavoro presso il "banco" Medici, ne vengono apprezzate le capacità ed è inviato all’agenzia di Siviglia, che contribuiva all’armamento delle navi.
Ebbe così rapporti con Cristoforo Colombo, che conobbe al ritorno del suo primo viaggio, e frequentò in preparazione del secondo e terzo.
Dal 1499 fece anch’egli diverse traversate dell'Oceano Atlantico. (Da due a quattro, non c'è concordanza tra gli studiosi, in conseguenza del fatto che alcune lettere del Vespucci relative ai viaggi sembrano manipolate….).
Acuto osservatore ed esperto pilota, navigò lungo le coste di Messico, Honduras, Nicaragua, Colombia, Venezuela, Brasile, Uruguai, disegnandone l'andamento costiero.
Chiamato alla corte spagnola nel 1505 , in seguito ebbe la cittadinanza spagnola e l’importante carica di Pilota mayor, con l’ incaricato di preparare la carta "ufficiale" delle nuove terre scoperte e la rotta per giungervi.
Manterrà tale carica fino alla morte, e alla vedova Maria Cerezo verrà riconosciuta una buona pensione.
Nel 1507 uno studioso tedesco, all'insaputa del Vespucci, propose di chiamare queste "nuove terre" Amerigen, (terra d'Amerigo, o America) e ne fece comparire il nome su una carta geografica da lui stesso compilata.
Il nome fu esteso più tardi anche alla parte settentrionale del nuovo continente.
Ben presto il Vespucci si trovò accusato di aver tolto a Colombo la gloria della scoperta, dando il nome a terre che non erano state da lui avvicinate per primo.
In definitiva una fama usurpata.
La denuncia, fatta inizialmente dal frate Bartolomeo de la Casas, solo nel XIX secolo finirà col dimostrarsi ingiusta.
Vespucci muore a Siviglia nel 1512.
Data ultima modifica:
02 ottobre 2018
Amerigo Vespucci
Nasce a Firenze, nel borgo d’Ognissanti, nel 1454; il padre Nastagio è Notaio, e riceve una buona formazione umanistica ed anche scientifica.
Entrato al lavoro presso il "banco" Medici, ne vengono apprezzate le capacità ed è inviato all’agenzia di Siviglia, che contribuiva all’armamento delle navi.
Ebbe così rapporti con Cristoforo Colombo, che conobbe al ritorno del suo primo viaggio, e frequentò in preparazione del secondo e terzo.
Dal 1499 fece anch’egli diverse traversate dell'Oceano Atlantico. (Da due a quattro, non c'è concordanza tra gli studiosi, in conseguenza del fatto che alcune lettere del Vespucci relative ai viaggi sembrano manipolate….).
Acuto osservatore ed esperto pilota, navigò lungo le coste di Messico, Honduras, Nicaragua, Colombia, Venezuela, Brasile, Uruguai, disegnandone l'andamento costiero.
Chiamato alla corte spagnola nel 1505 , in seguito ebbe la cittadinanza spagnola e l’importante carica di Pilota mayor, con l’ incaricato di preparare la carta "ufficiale" delle nuove terre scoperte e la rotta per giungervi.
Manterrà tale carica fino alla morte, e alla vedova Maria Cerezo verrà riconosciuta una buona pensione.
Nel 1507 uno studioso tedesco, all'insaputa del Vespucci, propose di chiamare queste "nuove terre" Amerigen, (terra d'Amerigo, o America) e ne fece comparire il nome su una carta geografica da lui stesso compilata.
Il nome fu esteso più tardi anche alla parte settentrionale del nuovo continente.
Ben presto il Vespucci si trovò accusato di aver tolto a Colombo la gloria della scoperta, dando il nome a terre che non erano state da lui avvicinate per primo.
In definitiva una fama usurpata.
La denuncia, fatta inizialmente dal frate Bartolomeo de la Casas, solo nel XIX secolo finirà col dimostrarsi ingiusta.
Vespucci muore a Siviglia nel 1512.
Data ultima modifica:
02 ottobre 2018