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Notizia del 20/01/2012 - Centro sociale residenziale
Un modello per l'organizzazione delle residenze per anziani Il Centro sociale residenziale di Via P. Togliatti 37, ? stato oggetto del recente convegno nazionale di SPI e FP Cgil. L?esperienza della struttura lastrigiana presa a modello per ripensare l?organizzazione delle residenze per la Terza et?. Una ricerca di SPI e FP CGIL su un campione nazionale di circa 650 strutture residenziali e semiresidenziali Gli interventi di Angela Bagni e Leonora Biotti Ulteriore e significativo riconoscimento, tra i numerosi che continuano a essere raccolti, per il Centro sociale residenziale di Lastra a Signa. Le sue caratteristiche, la validit? della sua concezione a oltre 30 anni dall?apertura, il suo modello operativo sono stati illustrati dall?Assessore allo Stato sociale e vice Sindaco Angela Bagni e dall?Assistente sociale Leonora Biotti, coordinatrice del Centro stesso, ai partecipanti al convegno nazionale di Sindacato Pensionati (SPI) e Funzione Pubblica (FP) CGIL svoltosi il 18 gennaio a Roma. Gi? di per s?, l?invito al Comune di Lastra a Signa a rappresentare l?esperienza del Centro sociale, ne suggellava il significato, a fronte del tema del convegno: ?Le Residenze per la Terza et?: scenari e prospettive?. L?intento, sia sul versante dell?utenza, che su quello degli operatori pubblici, era quello di ?ripensare il modello organizzativo delle residenze per la Terza et? e il leit motiv degli interventi ? stato quello della ?tutela di qualit? e condizioni di lavoro degli operatori, per meglio tutelare la qualit? del servizio agli anziani?. D?altronde, come ha sottolineato Angela Bagni rivolta ai convegnisti, un non meno significativo riconoscimento potrebbe venire al Centro sociale, qualora la Regione Toscana volesse accogliere la proposta di SPI CGIL di inserirlo nel Piano Sanitario e Sociale Integrato 2012?2015 in corso di definizione, quale ?innovativo modello residenziale? che ?rappresenta una peculiarit? territoriale da valorizzare e prendere come riferimento per la diffusione di modelli similari in altri contesti territoriali?. In questo senso, lo stesso Piano, potrebbe prospettare ?che il Centro sociale possa assumere anche la connotazione di un centro di studio, di ricerca e di formazione nell?ambito della qualit? della vita degli anziani?. La nascita del Centro sociale, ha dichiarato Angela Bagni, non pu? essere disgiunta dalla -figura e dalle idee innovative a suo tempo espresse dal prof. Francesco Antonini; idee di mantenimento dell?autonomia individuale, conservazione delle abilit? residue dell?anziano come prevenzione della non-autosufficienza; idee concretizzatesi a Lastra a Signa in una struttura le cui funzionalit? ed efficienza, per relazioni partecipative e integrazione con la comunit?, si dimostrano valide tuttora-. Ed ? stato un vero e proprio respiro di speranza che ?un?altra struttura residenziale sia possibile?, quello che ha salutato l?illustrazione concreta delle caratteristiche del Centro sociale proposta da Leonora Biotti. Al cospetto dei risultati evidenziati dalla ricerca condotta da SPI e FP CGIL su un campione nazionale di circa 650 strutture residenziali e semiresidenziali pubbliche e private e approfondita dalla psichiatra Giovanna Del Giudice, portavoce del Forum nazionale sulla salute mentale ? -per lo pi?, gli anziani entrano nelle strutture contro la propria volont?; perdono la capacit? di esercitare diritto alla privacy, a spazio, oggetti della propria identit?, libero movimento e liberi orari, incontri, visite, a scegliere il proprio medico di base; vengono impediti nelle proprie capacit? residuali e costretti nelle periferie delle citt?- ? la coordinatrice del Centro sociale ha mostrato come, a Lastra a Signa, la strada vada nella direzione opposta, non foss?altro per la libert? e l?autonomia dei residenti, lo stimolo all'indipendenza, il livello di socializzazione e di apertura verso la collettivit? esterna, il contatto familiare, l?assenza di barriere architettoniche, la vicinanza a servizi e infrastrutture esterne, la spesa contenuta. Non a caso, l?invito a presentare il Centro sociale al convegno, era stato rivolto all?Amministrazione comunale dopo che, nel corso della ricerca sulle strutture residenziali, nel marzo scorso una folta delegazione di SPI CGIL aveva visitato il complesso lastrigiano e il prof. Gavino Maciocco, dell?Universit? di Firenze, coordinatore del progetto del Centro Studi sulla realt? del Centro sociale di Lastra a Signa, aveva suscitato l?interesse e l?entusiasmo degli ospiti, illustrandone funzionamento e aspetti peculiari. -Aspetti peculiari- ha concluso l?Assessore Bagni -che costituiscono il nucleo essenziale di un percorso che tende a prevenire, o quantomeno ritardare, non-autosufficienza e ingresso dell?anziano nella RSA. Per il Comune, accanto a un investimento sulla qualit? di vita dell?anziano, ci? significa un impegno economico di gran lunga pi? contenuto, con maggiori possibilit? di intervento sui versanti sociali, invece che di emergenza ultimativa, per il benessere dei cittadini anziani-.(fp)
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