Leon Battista Alberti, soggiorno a Lastra
Esperto in diritto canonico, lavorò per la curia pontificia.
Nel 1432, ottiene il priorato di San Martino a Gangalandi a Lastra a Signa, del quale ebbe i benefici per tutta la vita.
La sua presenza a Gangalandi si limitò a visite saltuarie più o meno lunghe, soprattutto nel periodo 1434-42 durante il soggiorno della corte papale a Firenze, in quanto non aveva obblighi di residenza.
(Questo nonostante il legame “ecclesiastico” con Firenze di cui fu canonico del duomo e disponesse di benefici a Borgo San Lorenzo (1448) e Bagno a Ripoli.)
L'abside dell'altare maggiore di questa chiesa fu opera dell'Alberti, che lasciò precise istruzioni nel suo testamento, perché venisse completato secondo il suo progetto (....reliquit iure legati, voluitque et mandavit quod cappella incepta et quasi perfecta in ecclesia Sancti Martini de Gangalandi ......perficeatur et compleatur ex et de bonus testatoris et eius hereditatis.... ) cosa che avvenne probabilmente fra il 1472 e il 1478.
L´abside mostra, oltre alle catene dello stemma Alberti, il cosiddetto "ordine salomonico" a foglie di palma, ispirato all´antichità giudaica
(L'Alberti non eseguiva personalmente i lavori, ma sviluppava la parte teorica, eseguendo i disegni e dando indicazioni....).