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Notizia del 15/03/2012 - "Da una sponda all'altra: vite che contano"
Luned? 19 marzo alle 17 presso il Centro sociale incontro pubblico di informazione e sensibilizzazione sul dramma dei profughi e migranti da Paesi del Terzo mondo, dispersi anche in Italia Organizzato dall?Associazione ?Adelante?, con il patrocinio del Comune di Lastra a Signa, ? in programma per il prossimo 19 marzo, alle ore 17, presso il Centro sociale, un incontro di informazione e sensibilizzazione sul dramma dei profughi e migranti da Paesi del Terzo mondo, dispersi, non di rado nei nostri mari. Per l?Amministrazione comunale interviene all?incontro il vice Sindaco e Assessore allo Stato sociale Angela Bagni. Specificamente, l?iniziativa si svolge in occasione della presenza in Italia delle famiglie dei giovani tunisini ? provenienti per lo pi? dalle zone di Sidi Bouzid e Kasserine ? di cui mancano notizie da pi? di un anno e fa seguito al viaggio di solidariet? ?Invertire la rotta?, da Livorno a Tunisi, effettuato nei mesi scorsi da membri di varie associazioni di solidariet? internazionale, tra cui la stessa ?Adelante?. Ormai da diverso tempo, ? in Italia una delegazione di donne tunisine, madri e congiunte di giovani partiti verso l?Europa dopo le rivolte del 2010 e 2011. Da circa un anno, quelle stesse madri stanno chiedendo alle autorit? di Tunisia e Italia uno scambio delle impronte digitali dei loro figli, per sapere se siano mai arrivati in Italia e, se s?, se siano rinchiusi in uno dei centri previsti dalle politiche migratorie italiane e comunitarie. A proposito dell?iniziativa di luned? prossimo, l?Assessore Bagni ha dichiarato che -l?Amministrazione comunale, fornendo il proprio patrocinio, intende con ci? stesso testimoniare la propria vicinanza morale alle famiglie dei giovani dispersi e ribadire il proprio impegno a favore di quanti, italiani e non, si trovino in situazioni di disagio sociale-. A livello nazionale, un collettivo composto da donne italiane e tunisine ha organizzato la campagna ?Da una sponda all?altra: vite che contano? in appoggio all?appello delle mamme e delle famiglie dei migranti tunisini dispersi. -Subito dopo l?inizio della rivoluzione tunisina- si legge in un appello del collettivo -molti giovani hanno deciso di partire verso l?Europa. Le politiche di controllo e di governo delle migrazioni dell?Unione europea non prevedono, per?, tale libert? e per impedirla frappongono mille ostacoli e frontiere... Per l?attuazione di tali politiche ? indispensabile la collaborazione e la complicit? dei paesi da cui partono i migranti? Proprio a causa di tali politiche molti dei giovani tunisini partiti dopo la rivoluzione verso l?Europa non sono mai arrivati: quel tratto di mar Mediterraneo, infatti, mai come nel 2011, ? stato un cimitero marino? Tra i giovani partiti, alcuni non hanno pi? dato notizia di s?, malgrado non ci siano informazioni di un loro naufragio e nonostante ci siano segni di un loro possibile arrivo sul territorio italiano-.
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