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Notizia del 13/04/2013 - Percorsi di accoglienza nell'agricoltura sociale
Seminario a villa Bellosguardo: ?Noi coltiviamo insieme - esperienze a confronto sull?agricoltura sociale in Toscana. Le conclusioni dell?Assessore regionale all?Agricoltura Gianni Salvadori. L?agricoltura toscana a sostegno delle risorse umane in condizioni di svantaggio: questo il nucleo centrale del seminario che si è svolto oggi a villa Caruso Bellosguardo, organizzato da Comune di Lastra a Signa e Associazione ?Zafferano Italiano?. L?incontro è servito, tra l?altro, a fare il punto sulla situazione in Toscana, una delle regioni più sensibili in tema di agricoltura sociale. Il primo bando regionale in materia, varato nel 2012 nell?ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013, ha visto protagonisti imprenditori agricoli, cooperative e altri soggetti sociali: in 131 progetti accolti dalla Regione, per un investimento di circa 2 milioni di euro, oltre 360 sono state le persone ?accolte? al lavoro in 53 aziende agricole, coinvolgendo 29 coop sociali e 47 tra Enti e Associazioni. Con i saluti del Presidente del Consiglio comunale Leonardo Cappellini, dell?Assessore alle Attività produttive Marco capaccioli e di Giovanni Piscolla dell?ass. ?Zafferano italiano?, sono intervenuti l?Assessore allo Stato sociale del Comune di Lastra a Signa Angela Bagni, Pietro Roselli, Assessore provinciale all?Agricoltura, Simone Tarducci, Responsabile regionale per l?Imprenditoria agricola, rappresentanti di CIA, Coldiretti e Confagricoltura. Testimonianze inoltre di associazioni e imprese agricole che hanno promosso il coinvolgimento di persone a fini di recupero sociale (Oasi di Baugiano, Ass. ?Insieme? di Borgo S. Lorenzo) e del Presidente della Rete delle Fattorie sociali. Marco Capaccioli, ricordando la -vocazione agricola del territorio lastrigiano, unita alla forte vocazione sociale-, ha dichiarato che, quella dell?agricoltura sociale, rappresenta -una delle più innovative pratiche nel tra le tante svolte in un?impresa agricola, tesa a dar vita a percorsi di valorizzazione della persona, mediante attività svolte nel contesto dell?azienda-. E se Giovanni Piscolla ha notato come -le imprese agricole dedite, sia pur come attività integrativa, alla coltura dello zafferano, che non richiede meccanizzazione ma esclusiva manualità, bene si prestino all?inserimento di persone svantaggiate-, l?Assessore provinciale Pietro Roselli ha rilevato la valenza, anche -per iniettare nuova linfa per il recupero del territorio rurale e la sua multifunzionalità, del progetto regionale, quale percorso non di mera assistenza sociale, ma di utilità economica-. Il Responsabile regionale per l?Imprenditoria agricola Simone Tarducci ha fornito cifre e indicazioni per il futuro sviluppo dell?agricoltura sociale. Ricordato come beneficiari privelegiati del percorso di ?accoglienza? siano stati giovani tra 18 e 30 anni affetti da autismo, impegnati in aziende agricole con progetti triennali, per 2-5 giorni a settimana di 2-6 ore quotidiane, Tarducci ha anche rammentato i 187 (su 360 totali) disabili psichici e le altre persone con problemi di tossicodipendenza o post-carcerari, ?accolti? in percorsi annuali. L?Assessore allo Stato sociale del Comune di Lastra a Signa Angela Bagni ha testimoniato -la forte attenzione del Comune, nonostante gli azzeramenti dei fondi governativi, per il mantenimento dei progetti sociali, in tanti percorsi attuati al Centro sociale, in particolare sulla non autosufficienza, sul disagio giovanile e la fragilità- e ha annunciato il prossimo avvio di un progetto di integrazione tra anziani e giovani disabili per attività di giardinaggio a villa La Guerrina. Concludendo i lavori del convegno, l?Assessore regionale all?Agricoltura Gianni Salvadori, promotore della prima esperienza regionale, ha illustrato le linee per il prossimo futuro, evidenziando l? opportunità dell?inserimento di un programma specifico sull?agricoltura sociale nel Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, con un affinamento delle risorse in relazione agli obiettivi regionali. -Il nostro- ha detto Salvadori -è un approccio di solidarietà e di pari dignità tra l?agricoltura e il sociale, che vede affiancati l?imprenditore agricolo e persone in difficoltà-.
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