Dizionario geografico fisico storico della Toscana (Emanuele Repetti, anno 1833)
LIMITE, LIMITI (Ad Limites) nel ValdArno inferiore. (Limite sull'Arno)
Villaggio con pieve (S. Maria) nella Comunità e circa 2 miglia a ponente maestro di Capraia, Giurisdizione di Montelupo, Diocesi di Pistoja Compartimento di Firenze.
Giace in pianura sulla riva destra del fiume Arno, nella contrada denominata i Greti, quasi dirimpetto alla chiesa e Casale di Tinaia.
Questo nome di Limite, comune a varii paesi, ci richiama alla sua naturale etimologia derivata, a quel che più ragionevolmente ne sembra, dall'essere cotesto ed altri paesi di Limite situati sul confine di una qualche giurisdizione territoriale, civile ovvero ecclesiastica, siccome fu annnnziato all'Articolo A FINE (Ad Fines) ed a quello di CASTELLINA DI GRETI.
Infatti il territorio del piviere di S. Maria a Limite fu sempre, e si conserva tuttora nella diocesi pistojese, però sul confine di due altre giurisdizioni politiche ed ecclesiastiche.
Avvegnachè dal lato di ostro il Limite di Greti si tocca con il territorio della Diocesi di Firenze, e dalla parte di ponente con quello dell'antica Diocesi di Lucca, attualmente di San Miniato.
Ebbero padronanza anche costà in Limite i conti Guidi di Modigliana, cui apparteneva quel Conte Guido figlio del fu Teudegrimo, che sino dall'anno 940 abitava in Pistoja, dove dettò una donazione di 12 predii a favore del capitolo di quella cattedrale, uno dei quali poderi lo dichiarò situato in luogo chiamato Limite.
(CAMICI, dei March. di Toscana).
Al benefizio della pieve di Limite concorrevano personaggi assai distinti, poichè nel 1521 lo fruiva il pievano Pietro del fu Taddeo dei nobili Gangalandi.
(ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Bernardo di Pisa.)
Fu quindi concessa a Pietro Usimbardi che, fatto Vescovo di Arezzo, la rinunziò alla nuova mensa vescovile di Colle, allorchè il Pontefice Clemente VIII, con bolla dei 5 giugno 1592 decretò, che questa pieve fosse incorporata all'ospedale degl'Innocenti di Firenze in ricompensa del patrimonio della badia di Spugna.
Sono attualmente succursali della pieve di Limite le chiese parrocchiali di S. Biagio alla Castellina e di S. Donato in Greti.
Nel distretto di Limite apparisce sopra vaga collina la villa signorile della nobil famiglia Alessandri di Firenze.
La parrocchia di S. Maria a Limite nel 1833 contava 1240 abitanti.
LIMITE
LIMITE, LIMITI (Ad Limites) nel ValdArno inferiore. (Limite sull'Arno)
Villaggio con pieve (S. Maria) nella Comunità e circa 2 miglia a ponente maestro di Capraia, Giurisdizione di Montelupo, Diocesi di Pistoja Compartimento di Firenze.
Giace in pianura sulla riva destra del fiume Arno, nella contrada denominata i Greti, quasi dirimpetto alla chiesa e Casale di Tinaia.
Questo nome di Limite, comune a varii paesi, ci richiama alla sua naturale etimologia derivata, a quel che più ragionevolmente ne sembra, dall'essere cotesto ed altri paesi di Limite situati sul confine di una qualche giurisdizione territoriale, civile ovvero ecclesiastica, siccome fu annnnziato all'Articolo A FINE (Ad Fines) ed a quello di CASTELLINA DI GRETI.
Infatti il territorio del piviere di S. Maria a Limite fu sempre, e si conserva tuttora nella diocesi pistojese, però sul confine di due altre giurisdizioni politiche ed ecclesiastiche.
Avvegnachè dal lato di ostro il Limite di Greti si tocca con il territorio della Diocesi di Firenze, e dalla parte di ponente con quello dell'antica Diocesi di Lucca, attualmente di San Miniato.
Ebbero padronanza anche costà in Limite i conti Guidi di Modigliana, cui apparteneva quel Conte Guido figlio del fu Teudegrimo, che sino dall'anno 940 abitava in Pistoja, dove dettò una donazione di 12 predii a favore del capitolo di quella cattedrale, uno dei quali poderi lo dichiarò situato in luogo chiamato Limite.
(CAMICI, dei March. di Toscana).
Al benefizio della pieve di Limite concorrevano personaggi assai distinti, poichè nel 1521 lo fruiva il pievano Pietro del fu Taddeo dei nobili Gangalandi.
(ARCH. DIPL. FIOR. Carte di S. Bernardo di Pisa.)
Fu quindi concessa a Pietro Usimbardi che, fatto Vescovo di Arezzo, la rinunziò alla nuova mensa vescovile di Colle, allorchè il Pontefice Clemente VIII, con bolla dei 5 giugno 1592 decretò, che questa pieve fosse incorporata all'ospedale degl'Innocenti di Firenze in ricompensa del patrimonio della badia di Spugna.
Sono attualmente succursali della pieve di Limite le chiese parrocchiali di S. Biagio alla Castellina e di S. Donato in Greti.
Nel distretto di Limite apparisce sopra vaga collina la villa signorile della nobil famiglia Alessandri di Firenze.
La parrocchia di S. Maria a Limite nel 1833 contava 1240 abitanti.