Dizionario geografico fisico storico della Toscana (Emanuele Repetti, anno 1833)
PERETOLA nel Val d’Arno fiorentino.
Borgo con chiesa prioria (S. Maria Assunta) nel piviere di S. Stefano in Pane, Comunità e quasi 2 migl. a levante di Brozzi, Giurisdizione e circa 3 migl. a ostro di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui il borgo di Peretola è migl. 2 e 1/2 a ponente.
Questo popolato borgo è situato in pianura fra il Fosso Macinante e quello dell’Osmannoro , attraversato dalla strada postale lucchese che dalla Porta al Prato fino quà è comune a quella R. del Poggio a Cajano per Pistoja.
Il villaggio di Peretola è celebrato nella storia per gli alloggiamenti di Castruccio signor di Lucca, il quale dopo la vittoria riportata all’Altopascio in Val di Nievole si fermò tre dì costà in Perelola (dal 2 al di 5 ottobre 1325) facendo dar il guasto per fuoco e ruberia a tutta la pianura circostante dal fiume Arno infino a piè del poggio di Careggi e al borgo di Rifredi; e poi (soggiunge lo storico Villani) il dì 4 detto per dispetto e vergogna dei Fiorentini fece correre tre diverse specie di palii, dal ponte detto alle Mosse, perché costà si davano le mosse ai barberi nelle antiche corse di Firenze, infino a Peretola.
Il primo palio fu di gente a cavallo, il secondo di gente a piedi e il terzo di femmine meretrici; e non fuvvi uomo che avesse ardire d’uscire della città di Firenze.
(G.VILLANI, Cronica, Lib. IX, C. 317.)
Parimente è nominato Peretola per essersi refugiato nella villa che fu di Sennuccio di Senno Benucci la sera del dì 8 maggio 1304 il Cardinal Niccolò da Prato inviato dal Papa a Firenze per la pace fra i Bianchi e i Neri; ed è quella stessa villa dove figura di essersi refugiato quel diavolo della Novella del Machiavelli, che da Firenze fuggiva la persecuzione dei suoi creditori.
Ma ciò che sommamente onora Peretola si è che costà ebbe cominciamento, casa e podere la celebre famiglia de’Vespucci, la quale fino dal secolo XIII venne ad abitare in Firenze nel Borgo d’Ognissanti, dove poi nacque Americo scuopritore del Continente di America.
Di un messer Cambio da Peretola canonico e vicario di Giovanni de’Mangiadori vescovo di Firenze trovasi fatta menzione in due istrumenti, che uno del 21 maggio 1265 e l’altro del 17 ottobre 1273, esistenti nell’Arch. del Capitolo fiorentino.
(LAMI, Mon. Eccl. Flor. )
La prioria di S. Maria a Peretola era di giuspadronato dell’arcis pedale di S. Maria Nuova, che costà possedeva case, terreni e un oratorio all’ingresso del borgo.
Questo priorato fu unito all’arcispedale di S. Maria Nuova per bolla del Pontefice Niccolò V dell’11 marzo 1449.
Dopo però il 1787 questa chiesa parrocchiale fu rilasciata alla libera collazione della mensa arcivescovile.
La parrocchia di S. Maria Assunta a Peretola
nel 1551 aveva 592 abitanti;
nel 1745 ne contava 771,
nel 1833 noverava 1271 abitanti;
e nel 1840 faceva 1405 abitanti.
PERETOLA
PERETOLA nel Val d’Arno fiorentino.
Borgo con chiesa prioria (S. Maria Assunta) nel piviere di S. Stefano in Pane, Comunità e quasi 2 migl. a levante di Brozzi, Giurisdizione e circa 3 migl. a ostro di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze, da cui il borgo di Peretola è migl. 2 e 1/2 a ponente.
Questo popolato borgo è situato in pianura fra il Fosso Macinante e quello dell’Osmannoro , attraversato dalla strada postale lucchese che dalla Porta al Prato fino quà è comune a quella R. del Poggio a Cajano per Pistoja.
Il villaggio di Peretola è celebrato nella storia per gli alloggiamenti di Castruccio signor di Lucca, il quale dopo la vittoria riportata all’Altopascio in Val di Nievole si fermò tre dì costà in Perelola (dal 2 al di 5 ottobre 1325) facendo dar il guasto per fuoco e ruberia a tutta la pianura circostante dal fiume Arno infino a piè del poggio di Careggi e al borgo di Rifredi; e poi (soggiunge lo storico Villani) il dì 4 detto per dispetto e vergogna dei Fiorentini fece correre tre diverse specie di palii, dal ponte detto alle Mosse, perché costà si davano le mosse ai barberi nelle antiche corse di Firenze, infino a Peretola.
Il primo palio fu di gente a cavallo, il secondo di gente a piedi e il terzo di femmine meretrici; e non fuvvi uomo che avesse ardire d’uscire della città di Firenze.
(G.VILLANI, Cronica, Lib. IX, C. 317.)
Parimente è nominato Peretola per essersi refugiato nella villa che fu di Sennuccio di Senno Benucci la sera del dì 8 maggio 1304 il Cardinal Niccolò da Prato inviato dal Papa a Firenze per la pace fra i Bianchi e i Neri; ed è quella stessa villa dove figura di essersi refugiato quel diavolo della Novella del Machiavelli, che da Firenze fuggiva la persecuzione dei suoi creditori.
Ma ciò che sommamente onora Peretola si è che costà ebbe cominciamento, casa e podere la celebre famiglia de’Vespucci, la quale fino dal secolo XIII venne ad abitare in Firenze nel Borgo d’Ognissanti, dove poi nacque Americo scuopritore del Continente di America.
Di un messer Cambio da Peretola canonico e vicario di Giovanni de’Mangiadori vescovo di Firenze trovasi fatta menzione in due istrumenti, che uno del 21 maggio 1265 e l’altro del 17 ottobre 1273, esistenti nell’Arch. del Capitolo fiorentino.
(LAMI, Mon. Eccl. Flor. )
La prioria di S. Maria a Peretola era di giuspadronato dell’arcis pedale di S. Maria Nuova, che costà possedeva case, terreni e un oratorio all’ingresso del borgo.
Questo priorato fu unito all’arcispedale di S. Maria Nuova per bolla del Pontefice Niccolò V dell’11 marzo 1449.
Dopo però il 1787 questa chiesa parrocchiale fu rilasciata alla libera collazione della mensa arcivescovile.
La parrocchia di S. Maria Assunta a Peretola
nel 1551 aveva 592 abitanti;
nel 1745 ne contava 771,
nel 1833 noverava 1271 abitanti;
e nel 1840 faceva 1405 abitanti.