Dizionario geografico fisico storico della Toscana (Emanuele Repetti, anno 1833)
QUARACCHI (ad Quarcalas, quasi Aquaraculae) nel Val d’Arno sotto Firenze.
Borgata con chiesa parrocchiale (S. Pietro) filiale della pieve di S. Martino a Brozzi, dal qual borgo trovasi circa un miglio a levante nella Comunità medesima, giurisdizione di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze.
E' situata fra il Fosso Macinante e la strada regia del Poggio a Cajano a Pistoja, parte lungo la via medesima, comecchè il maggior caseggiato e la sua chiesa sieno lungo le vie comunali aperte a settentrione della regia predetta in luogo basso e pantanoso, donde facilmente le derivò il nome di Aquarucolae, variato poscia in Quaraculas, e finalmente in Quaracchi.
Si trova la prima menzione di questo luogo in un istrumento dell’anno 866 pubblicato dal Lami nei suoi Monum. Eccl. Flor. pagina 602, scritto ad Quaracle nella corte del monastero di S. Martino , del mese d’agosto anno XI del regno in Italia di Lodovico figlio di Lottario Imperatore.
Il qual monastero di Quaracchi, stato domato dalla badia di Nonantola cent’anni prima da Carlo Magno, fu sotto il regno di Carlo Manno quando il piccolo fisco di Quaracchi venne assegnato da quell’imperatore alla mensa vescovile di Firenze.
Infatti i vescovi fiorentini col progredire degli anni non goderono di altre regalie a Quaracchi fuori di quelle provenienti dalla sua chiesa e da una corte, dove sembra che possedessero pure qualche cosa i vescovi di Fiesole,
(seppure non vi fu un’altra Quaracchi) siccome apparisce da due bolle de’Pontefice Pasquale II dell’anno 1103, e Innnocenzo II del 1134.
Fra le pergamene del Monastero di S. Apollonia riunite a quelle dell’ospedale di Bonifazio esistono due istrumenti del 22 dicembre 1055 e del maggio 1079; il secondo de’quali tratta della vendita di terre poste in luogo detto Quaracchi, mentre nel primo si nomina lo stesso luogo Quaracule.
(ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO loc cit.)
Nel popolo di S. Pietro a Quaracchi verso il secolo XIII fu un monastero di donne sotto il titolo di S. Luca, soppresso nel 1316, le quali recluse previo il consenso di Antonio d’Orso vescovo di Firenze in data del 26 aprile 1316 furono accolte poco dopo (I giugno dello stesso anno) nel Monastero di Campocorbolini, ossia di S. Jacopo tra le vigne.
(ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO Carte dello Spedale di Bonifazio.)
La chiesa parrocchiale di S. Pietro a Quaracchi fu di padronato della casa da Castiglione, poi della commenda di Malta di casa Vettori.
La parrocchia di Quaracchi nel 1833 abbracciava una popolazione di 501 abitanti.
QUARACCHI
QUARACCHI (ad Quarcalas, quasi Aquaraculae) nel Val d’Arno sotto Firenze.
Borgata con chiesa parrocchiale (S. Pietro) filiale della pieve di S. Martino a Brozzi, dal qual borgo trovasi circa un miglio a levante nella Comunità medesima, giurisdizione di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze.
E' situata fra il Fosso Macinante e la strada regia del Poggio a Cajano a Pistoja, parte lungo la via medesima, comecchè il maggior caseggiato e la sua chiesa sieno lungo le vie comunali aperte a settentrione della regia predetta in luogo basso e pantanoso, donde facilmente le derivò il nome di Aquarucolae, variato poscia in Quaraculas, e finalmente in Quaracchi.
Si trova la prima menzione di questo luogo in un istrumento dell’anno 866 pubblicato dal Lami nei suoi Monum. Eccl. Flor. pagina 602, scritto ad Quaracle nella corte del monastero di S. Martino , del mese d’agosto anno XI del regno in Italia di Lodovico figlio di Lottario Imperatore.
Il qual monastero di Quaracchi, stato domato dalla badia di Nonantola cent’anni prima da Carlo Magno, fu sotto il regno di Carlo Manno quando il piccolo fisco di Quaracchi venne assegnato da quell’imperatore alla mensa vescovile di Firenze.
Infatti i vescovi fiorentini col progredire degli anni non goderono di altre regalie a Quaracchi fuori di quelle provenienti dalla sua chiesa e da una corte, dove sembra che possedessero pure qualche cosa i vescovi di Fiesole,
(seppure non vi fu un’altra Quaracchi) siccome apparisce da due bolle de’Pontefice Pasquale II dell’anno 1103, e Innnocenzo II del 1134.
Fra le pergamene del Monastero di S. Apollonia riunite a quelle dell’ospedale di Bonifazio esistono due istrumenti del 22 dicembre 1055 e del maggio 1079; il secondo de’quali tratta della vendita di terre poste in luogo detto Quaracchi, mentre nel primo si nomina lo stesso luogo Quaracule.
(ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO loc cit.)
Nel popolo di S. Pietro a Quaracchi verso il secolo XIII fu un monastero di donne sotto il titolo di S. Luca, soppresso nel 1316, le quali recluse previo il consenso di Antonio d’Orso vescovo di Firenze in data del 26 aprile 1316 furono accolte poco dopo (I giugno dello stesso anno) nel Monastero di Campocorbolini, ossia di S. Jacopo tra le vigne.
(ARCHIVIO DIPLOMATICO FIORENTINO Carte dello Spedale di Bonifazio.)
La chiesa parrocchiale di S. Pietro a Quaracchi fu di padronato della casa da Castiglione, poi della commenda di Malta di casa Vettori.
La parrocchia di Quaracchi nel 1833 abbracciava una popolazione di 501 abitanti.