Dizionario geografico fisico storico della Toscana (Emanuele Repetti, anno 1833)
QUARTO (S. MARIA A) nel Val d’Arno sotto Firenze.
Contrada che ha dato il titolo alla sua chiesa parrocchiale (S. Maria) nel piviere di S. Stefano in Pane, Comune Giurisdizione e appena tre miglia toscane a levante di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede sulle falde estreme dei colli che scendono alla destra del torrente Serpiolle fra Cercina e Monte Morello in mezzo a ridenti campagne e a deliziose ville signorili.
Sono comprese nel popolo di Quarto la bella villa Monfort già Pasquali, il soppresso monastero di Boldrone ed il grandioso conservatorio della SS. Trinità delle signore delle Quiete, già villa reale fondata sul principio del secolo XVII dalla Granduchessa Cristina, e ornata di pitture sotto Cosimo I.
Quindi nel 1650 essendo stata venduta dal G. D. Ferdinando II a donna Eleonora da Montalvo, cotesta dama la convertì in un asilo per nobili fanciulle, che adottarono la disciplina da donna Eleonora introdotta in altro stabilimento delle Montalve dentro Firenze. Morta nel 1659 alle Quiete la fondatrice, fu premura della Granduchessa Vittoria della Rovere di fare edificare costà a contatto del conservatorio col disegno del Silvani una chiesa che poi si dedicò alla S. Trinità.
La parrocchia di S. Maria a Quarto nel 1833 noverava 546 abitanti.
Santa Maria a Quarto
QUARTO (S. MARIA A) nel Val d’Arno sotto Firenze.
Contrada che ha dato il titolo alla sua chiesa parrocchiale (S. Maria) nel piviere di S. Stefano in Pane, Comune Giurisdizione e appena tre miglia toscane a levante di Sesto, Diocesi e Compartimento di Firenze.
Risiede sulle falde estreme dei colli che scendono alla destra del torrente Serpiolle fra Cercina e Monte Morello in mezzo a ridenti campagne e a deliziose ville signorili.
Sono comprese nel popolo di Quarto la bella villa Monfort già Pasquali, il soppresso monastero di Boldrone ed il grandioso conservatorio della SS. Trinità delle signore delle Quiete, già villa reale fondata sul principio del secolo XVII dalla Granduchessa Cristina, e ornata di pitture sotto Cosimo I.
Quindi nel 1650 essendo stata venduta dal G. D. Ferdinando II a donna Eleonora da Montalvo, cotesta dama la convertì in un asilo per nobili fanciulle, che adottarono la disciplina da donna Eleonora introdotta in altro stabilimento delle Montalve dentro Firenze. Morta nel 1659 alle Quiete la fondatrice, fu premura della Granduchessa Vittoria della Rovere di fare edificare costà a contatto del conservatorio col disegno del Silvani una chiesa che poi si dedicò alla S. Trinità.
La parrocchia di S. Maria a Quarto nel 1833 noverava 546 abitanti.