Lastrigiani ed ospiti illustri
Leoncarlo Settimelli nasce a Porto di Mezzo di Lastra a Signa il 14 gennaio 1937 da Donato Settimelli e Irina Caparrini.
Il padre , antifascista, nell’ottobre del 1921 aveva preso parte agli scontri di Porto di Mezzo contro un incursione di squadristi , e per evitare ritorsioni si era rifugiato nei dintorni di Nizza.
Individuato, è arrestato nel Febbraio 1922 e successivamente estradato, in quanto, per quegli avvenimenti, non gli è riconosciutolo lo “status” di rifugiato politico.
Sconterà inizialmente una pena a Volterra e poi alle Murate di Firenze; dal 1927 al 1931 il confino di polizia a Ustica, Lipari ed infine San Nicola di Tremiti.
(A Lipari è assieme a Irina, che è divenuta nel frattempo sua moglie e ha ottenuto il permesso di raggiungerlo.)
Leoncarlo trascorre a Firenze l’ infanzia, segnata dalla guerra e dall’occupazione nazista, e con i genitori impegnati nella lotta partigiana.
Nel dopoguerra la famiglia si trasferisce a Calcinaia, frazione di Lastra a Signa; è in cattive condizioni economiche, e fatto le scuole elementari alle “Due Madonne” e le Medie a “Villa Pinucci”, Leoncarlo deve abbandonare gli studi , e va a lavorare nella fabbrica di gomma f.lli Pasi a Lastra.
Alla ricerca di un mestiere con prospettive migliori, la sera si reca a studiare elettrotecnica a Firenze , e per un po’ fa anche scuola di teatro presso un insegnante russa, Irina Moretti.
(E’ qui presente anche il compaesano Carlo Cecchi, che si affermerà nel settore…….)
Viene successivamente in contatto con la Redazione fiorentina dell’Unità tramite il fratello Wladimiro, ( n. 1934) iniziando a lavorare come giornalista di sport ( calcio) e poi di cronaca nera, fino al 1959.
Dopo il servizio militare a Trapani e successivamente a Padova, (qui per guadagnare qualcosa comincia a suonare in un gruppo musicale al circolo ufficiali.. ) si trasferisce all’Unità a Roma dove il fratello l’aveva preceduto, e va alla redazione Spettacoli.
Come critico musicale seguirà vari festival nazionali, occupandosi poi anche di cinema.
Data ultima modifica:
02 febbraio 2018
Leoncarlo Settimelli, cenni biografici
Leoncarlo Settimelli nasce a Porto di Mezzo di Lastra a Signa il 14 gennaio 1937 da Donato Settimelli e Irina Caparrini.
Il padre , antifascista, nell’ottobre del 1921 aveva preso parte agli scontri di Porto di Mezzo contro un incursione di squadristi , e per evitare ritorsioni si era rifugiato nei dintorni di Nizza.
Individuato, è arrestato nel Febbraio 1922 e successivamente estradato, in quanto, per quegli avvenimenti, non gli è riconosciutolo lo “status” di rifugiato politico.
Sconterà inizialmente una pena a Volterra e poi alle Murate di Firenze; dal 1927 al 1931 il confino di polizia a Ustica, Lipari ed infine San Nicola di Tremiti.
(A Lipari è assieme a Irina, che è divenuta nel frattempo sua moglie e ha ottenuto il permesso di raggiungerlo.)
Leoncarlo trascorre a Firenze l’ infanzia, segnata dalla guerra e dall’occupazione nazista, e con i genitori impegnati nella lotta partigiana.
Nel dopoguerra la famiglia si trasferisce a Calcinaia, frazione di Lastra a Signa; è in cattive condizioni economiche, e fatto le scuole elementari alle “Due Madonne” e le Medie a “Villa Pinucci”, Leoncarlo deve abbandonare gli studi , e va a lavorare nella fabbrica di gomma f.lli Pasi a Lastra.
Alla ricerca di un mestiere con prospettive migliori, la sera si reca a studiare elettrotecnica a Firenze , e per un po’ fa anche scuola di teatro presso un insegnante russa, Irina Moretti.
(E’ qui presente anche il compaesano Carlo Cecchi, che si affermerà nel settore…….)
Viene successivamente in contatto con la Redazione fiorentina dell’Unità tramite il fratello Wladimiro, ( n. 1934) iniziando a lavorare come giornalista di sport ( calcio) e poi di cronaca nera, fino al 1959.
Dopo il servizio militare a Trapani e successivamente a Padova, (qui per guadagnare qualcosa comincia a suonare in un gruppo musicale al circolo ufficiali.. ) si trasferisce all’Unità a Roma dove il fratello l’aveva preceduto, e va alla redazione Spettacoli.
Come critico musicale seguirà vari festival nazionali, occupandosi poi anche di cinema.
Oltre che per L'Unità ha scritto per Paese Sera, Vie Nuove, Men, ecc.
Ulteriori sviluppi nel settore musicale avvengono con la fondazione del circolo culturale “L’Armadio”, assieme a Marco Ligini, Elena Morandi ed altri; composto da musicisti e cantanti quali Dodi Moscati, Luciano Francisci, Ivan Orano, Adria Mortari, diverrà il “Canzoniere Internazionale “.
Questo gruppo, oltre a un intenso impegno nel circuito nazionale attraverso l’ARCI, è anche all’estero in R. D. .T e Cuba .
Da segnalare di Settimelle la ricerca sulla canzone popolare “Canti anarchici”, scritto con la compagna Laura Falavolti , e un saggio sulle canzoni del ’68, “Il 68 cantato”.
Legati alla toscanità sono invece gli spettacoli teatrali di successo“Cittadini e contadini” del 1973 e il successivo “Siam venuti a cantar Maggio”.
(Settimelli ha avuto “attenzione “ da sempre per la musica popolare sia di estrazione politica che folcloristica.
Ricordiamo che il padre fu autore di un “canzoniere toscano” in cui rielaborò le proprie esperienze politiche…)
Fra gli anni sessanta e settanta , collabora con numerosi esponenti del settore teatrale e cinematografico Romano, e tiene un ciclo di trasmissioni sulla musica popolare alla radio svizzera italiana.
Fra le sue tante opere musicali, si segnala anche un cd di canzoni dai lager.
Figura poliedrica e impegnata, Settimelli è stato anche autore televisivo.
In Rai assieme a Giancarlo Governi ha realizzato la serie”Ritratti”, biografie di personaggi celebri dello sport e dello spettacolo italiano. (Totò, Modugno, Coppi, Pavarotti, Rascel, ecc.)
Più recentemente si segnala la vincita del Premio Selezione Bancarella Sport con “L’allenatore errante. Storia dell’uomo che fece vincere cinque scudetti al Grande Torino”, (2007) e "Le parole dei lager. Dizionario ragionato della Shoah e dei campi di concentramento. (2010)
Muore il 26 Aprile 2011 a Roma.
Ulteriori sviluppi nel settore musicale avvengono con la fondazione del circolo culturale “L’Armadio”, assieme a Marco Ligini, Elena Morandi ed altri; composto da musicisti e cantanti quali Dodi Moscati, Luciano Francisci, Ivan Orano, Adria Mortari, diverrà il “Canzoniere Internazionale “.
Questo gruppo, oltre a un intenso impegno nel circuito nazionale attraverso l’ARCI, è anche all’estero in R. D. .T e Cuba .
Da segnalare di Settimelle la ricerca sulla canzone popolare “Canti anarchici”, scritto con la compagna Laura Falavolti , e un saggio sulle canzoni del ’68, “Il 68 cantato”.
Legati alla toscanità sono invece gli spettacoli teatrali di successo“Cittadini e contadini” del 1973 e il successivo “Siam venuti a cantar Maggio”.
(Settimelli ha avuto “attenzione “ da sempre per la musica popolare sia di estrazione politica che folcloristica.
Ricordiamo che il padre fu autore di un “canzoniere toscano” in cui rielaborò le proprie esperienze politiche…)
Fra gli anni sessanta e settanta , collabora con numerosi esponenti del settore teatrale e cinematografico Romano, e tiene un ciclo di trasmissioni sulla musica popolare alla radio svizzera italiana.
Fra le sue tante opere musicali, si segnala anche un cd di canzoni dai lager.
Figura poliedrica e impegnata, Settimelli è stato anche autore televisivo.
In Rai assieme a Giancarlo Governi ha realizzato la serie”Ritratti”, biografie di personaggi celebri dello sport e dello spettacolo italiano. (Totò, Modugno, Coppi, Pavarotti, Rascel, ecc.)
Più recentemente si segnala la vincita del Premio Selezione Bancarella Sport con “L’allenatore errante. Storia dell’uomo che fece vincere cinque scudetti al Grande Torino”, (2007) e "Le parole dei lager. Dizionario ragionato della Shoah e dei campi di concentramento. (2010)
Muore il 26 Aprile 2011 a Roma.
Data ultima modifica:
02 febbraio 2018