Giuseppe Simoncini - Storia di Lastra a Signa
Alfa Columbus
Negli anni 20 del secolo scorso la fabbrica, di proprietà Dini e Cellai, produceva ceramiche per arredi, statue e pannelli ornamentali.
Successivamente subentrò la manifattura di terrecotte Atas, alla cui produzione appartenevano i due leoni che abbellivano l'ingresso dell'edificio e i pannelli decorativi alle pareti dell'anticamera degli uffici, visibili fino agli anni sessanta.
Negli anni trenta la struttura sarà riconvertita per la produzione di vari modelli di caschi coloniali per le truppe del regime fascista, e cappelli di paglia.
Alla fine della seconda guerra mondiale, in una realtà profondamente mutata dagli esiti del conflitto, i proprietari fratelli Pasi la trasformano in una fabbrica di gomma; per oltre 20 anni sarà la "Columbus".
Vengono prodotti carpe, ruote per macchine agricole e tappetini per la nascente industria automobilistica, immettendo nel ciclo di produzione, come materia prima, gomma già usata.
Durante questo periodo, lo stabilimento arrivò ad occupare fino a 250 persone, ed esprimeva un alto livello di policitizzazione.
(Gli di iscritti al sindacato erano la quasi totalità, e il P.C.I arrivò ad avere 120 iscritti.)
Fra Lastra e la vicina Signa, non erano poche le famiglie che avevano un componente che vi lavorasse.
Questo luogo produttivo , integrato nel tessuto sociale cittadino, aveva un numero esorbitante di infortuni sul lavoro, che gli era valso l'appellativo di fabbrica degli invalidi.
Non solo far funzionare le macchine comportava notevoli rischi, ma anche i mastici utilizzati nella lavorazione, che oggi sappiamo essere stati cancerogeni.
In quel periodo, la prevenzione degli infortuni sul lavoro era in larga misura frutto della lotta dei lavoratori.
La mancata diversificazione della produzione, lo scarso rinnovo dei macchinari per stare al passo dello sviluppo tecnologico e la crisi della gomma causata dalla guerra nel Vietnam, portarono alla crisi l'azienda.
Alla fine degli anni 60 del ventesimo secolo i Fratelli Pasi falliscono.
Per evitare la chiusura della fabbrica, l'Amministrazione Comunale di Lastra a Signa intervenne cercando un acquirente qualificato.
In ultimo, è l'azienda Gover di Firenze a subentrare con il nome di Alfa Columbus.
Ben presto il tentativo fallisce, così come uno successivo di autogestione da parte dei lavoratori.
Gli operai non possiedono capitali per materie prime e macchinari.
L'iniziativa, la voglia di lavorare ed intraprendere non basta.
Le banche, allora come ora, forniscono credito solo a chi ha già soldi o proprietà da dare in garanzia; rimangono disoccupati150 operai.
In seguito l'Amministrazione Comunale di Lastra a Signa acquisisce l'immobile alla proprietà pubblica.
Si dovrà giungere al nuovo millennio e a una profonda ricostruzione della vecchia fabbrica, perchè l'area divenga nuovamente produttiva e riconsegnata alla comunità lastrigiana.
Il 21 Settembre del 2002 è inaugurato il presidio sanitario A.S.L per le Signe , mantenendo il nome di Alfa Columbus.
Con queste pagine ed immagini vogliamo ricordare quanti lottarono per la salvaguardia del posto di lavoro, rinunciando anche a una parte della propria liquidazione, i partiti democratici che vollero credere in un altra possibilità.
Ricordare parenti e amici che presero parte a una lotta che non fu vana, e continuare a impegnarsi perché la nuova realtà continui a crescere e ben operare.
Franco Terreni
Le immagini Mostrate sono della manifestazione del 1968.
Le immagini Mostrate sono della manifestazione del 1968.
Archivio fotografico e cartaceo di Franco Terreni
Ritagli di giornale sono in parte dell'archivio CGIL di Sesto Fiorentino
Gli articoli su MEN sono di Leoncarlo Settimelli (pseudonimo Daniele Cerri) che da giovane vi aveva lavorato come operaio per un paio di anni.
Le immagini del comizio in piazza del comune si riferiscono alla manifestazione del PCI con il sindaco Gerardo Paci
Gli oggetti in ceramica sono originali della fabbrica ATAS.