Olga Santini in Bohème (giugno 1953 Teatro Eliseo di Roma)
Olga Santini in Bohème (giugno 1953 Teatro Eliseo di Roma)
Olga Santini in Bohème (giugno 1953 Teatro Eliseo di Roma)
Olga Santini ne
Olga Santini ne "Il cappello di paglia di Firenze"
Olga Santini ne "Il cappello di paglia di Firenze"
Olga Santini in Pantea (1959 Teatro San Carlo di Napoli)
Olga Santini in Pantea (1959 Teatro San Carlo di Napoli)
Olga Santini in Pantea (1959 Teatro San Carlo di Napoli)
Olga Santini, Bersi in Andrea Chénier (Teatro Piccinni di Bari nel 1957)
Olga Santini, Bersi in Andrea Chénier (Teatro Piccinni di Bari nel 1957)
Olga Santini, Bersi in Andrea Chénier (Teatro Piccinni di Bari nel 1957)
Olga Santini, locandina del 1963, Teatro del Giglio di Lucca
Olga Santini, locandina del 1963, Teatro del Giglio di Lucca
Olga Santini, locandina del 1963, Teatro del Giglio di Lucca
Olga Santini con Ferruccio Tagliavini in Amico Fritz (1963 Teatro del Giglio di Lucca)
Olga Santini con Ferruccio Tagliavini in Amico Fritz (1963 Teatro del Giglio di Lucca)
Olga Santini con Ferruccio Tagliavini in Amico Fritz (1963 Teatro del Giglio di Lucca)
Lastrigiani ed ospiti illustri

Olga Santini, soprano


Nasce a Lastra a Signa il 25 novembre 1920 da Iginio e Giuseppa Demi. 
Le due cittadine di Lastra a Signa e Signa sono note per la fabbricazione dei cappelli di paglia, e la Ditta Santini è fra le più importanti. 
Ma Olga non segue il padre nella propria industria. 
Frequenta invece il Conservatorio Cherubini di Firenze e si diploma in pianoforte con il maestro Scarlino e in canto con il maestro Marino Cremisini (apprezzato compositore di opere e oratori, nonché sensibile direttore di corali fra le quali il "Complesso
Polifonico di Santa Maria del Fiore". 
Nel 1946 tiene i primi concerti e fra questi ricordiamo quelli a Lugo di Romagna col tenore Walter Artioli e il baritono Malaguti, Rolando Panerai e il tenore Bonacini. 
Nel maggio 1947 è alla Rai di Firenze col Maestro Rosati. 
Intanto a Signa è stato costruito il Cinema Teatro Centrale dove viene organizzata una breve stagione lirica. 
Qui debutta il 28 agosto 1947 in due recite di Bohème nel ruolo di Mimì, con Arnaldo Voltolini, Duilio Baronti, Stefano Marchi, Mario Raddi, Dina Baronti: direttore il Maestro Caioni. 
I concittadini, accorsi in gran numero, le decretano un grande successo, riportato anche dalla stampa: "Olga Santini che possiede in massimo grado sentimento e sensibilità, interpretando la sua parte con tutta l'anima ci ha fatto rivivere il dramma dell'esile Mimì deliziandoci con la sua limpida Euce di una delicatezza tutta particolare". 
La voce bella e ben educata, si accompagna ad una squisita musicalità e grandi doti interpretative, ed è particolarmente adatta al repertorio del soprano lirico leggero. 
Nell'ottobre 1947 ancora un concerto alla Rai. 
Nel 1949 è al teatro di Pieve di Sacco ne La serva padrona, molto applaudìta e così recensita: "Olga Santini ha reso una Serpina autentica 'graziosa briosa spiritosa'. Voce chiara delicatamente espressiva, profondamente efficace. 
Che se La Serva Padrona non ha concesso a questa bella voce di esprimere tutte le sue possibilità dato il genere di musica, ha concesso però di rivelarci le ottime doti interpretative che sanno rendere evidente un 'tipo' tale e quale ce l'ha creato l'autore". 
Tiene diversi concerti oltre che a Firenze (col tenore concittadino Enzo Esperti) a Terni, Stroncone, Gallarate, Milano nella Basilica di S. Eufemia, alternando arie d'opera a arie antiche, delle quali è ricercata specialista.
Ovunque è accolta molto favorevolmente, come attestano varie recensioni alquanto lusinghiere: "Espressività e fresca grazia di canto "si è distinta per ottima dizione, stile e voce duttile e pura"   "interpretazione sicura ed accurata, voce suadente e bella"   "stile perfetto e purezza di voce".
Vince il concorso indetto dalla Rai di Roma per voci nuove, e il Maestro Labroca la sceglie per alcune registrazioni di opere e concerti. 
Nel luglio 1952 è a San Gimignano, per la stagione in piazza del Duomo, in Suor Angelica. 
Si reca in Belgio, al teatro Royal Flammad di Anversa, dove interpreta il ruolo di Vivetfa in Arlesiana diretta dal Maestro Hugo Lenaert.
Ottiene un bel successo, così sintetizzato dalla critica: "Olga Santini, nel ruolo della protagonista, si è distinta per qualità di voce e di temperamento, ed è stata vivamente applaudita". 
Dopo l'opera, viene applaudita "Con entusiastici consensi" anche in un concerto, dove esegue arie da opere di Mozart, Puccini e Cilea. 
A Padova interpreta Cenerentola, nell'opera omonima del maestro Berlendis.
A Desio, canta nella novità di Nino Cattozzo I Misteri Gaudiosi. 
Il 7 e 9 Giugno 1953 è un'applaudita Mimì in Bohème al teatro Eliseo di Roma sotto la direzione di Ugo Catania. 
Ancora molti concerti: alla Sala Scarlatti di Milano, nella Basilica Santa Trinita a Firenze, al Teatro Nuovo di Milano e al Circolo della Stampa, nel Palazzo dei Principi Colonna per la "famiglia siciliana di Roma", al Comunale di Firenze, alla radio italiana, a quella vaticana ecc. 
Nel gennaio 1957 è al teatro Piccinni di Bari, interprete di Bersi in Andrea Chènier (con Aldo Proto, Salvatore Puma e Luisa Maragliano) ed è la modista ne Il Cappello di paglia di Firenze. 
Intanto registra alcune opere per la radio italiana. 
Fra queste: La Madre del Maestro Di Veroli diretta da Ferruccio Scaglia, La novità del giorno di Hindemith diretta da Bruno Maderna, II Cappello di paglia di Firenze, Arlecchino Re di S. Orlando, Terra senza passato di Manente. 
Oltre a quelle riportate, ha in repertorio le opere: Turandot (Liù), Gianni Schicci (Lauretta), Falstaff (Nanrretta), Carmen (Micaela), Elisir d' Amore (Adina), Francesca da Rimini (La Samaritana), Un ballo in maschera (Oscar),I Pagliacci (Nedda), Loreley (Anna), Le nozze di Figaro (Cherubino), Don Giovanni (Zerlina), Maristella. 
Nel 1959 è al San Carlo di Napoli in Pantea del Maestro Lizzi. "...conseguendo uno schietto successo per la voce, musicalità e presenza scenica".
Il 18 e il 21 settembre 1963 va in scena al teatro Il Giglio di Lucca L'Amico Fritz, per commemorare Mascagni. 
Ormai abbastanza conosciuta grazie anche ai diversi concerti radiofonici, viene preannunciata la sua partecipazione con grandi manifesti e avvisi sulla stampa. 
Scrive "Il Telegrafo': "A fianco di Tagliavini, nelle vesti di Suzel, vedremo la soprano Olga Santini la brava cantante sta salendo rapidamente gli scalini della notorietà e si presenta al pubblico lucchese fiduciosa dei successi riportati fino ad oggi. 
Ha sulle spalle un ricco repertorio che la vede impersonare indifferentemente dolci figure come Mimì, Liù e Butterfly; questo per dire che predilige il repertorio pucciniano; ma anche nelle vesti di Suezel la Santini saprà far valere le sue qualità che la porteranno ad un sicuro successo". 
Sarà una Suzel stupenda accanto al grande Ferruccio Tagliavini "Olga Santini, nelle vesti di Suzel, si è mossa con franchezza e disinvoltura dando un saggio delle sue qualità. 
Dotata di una voce melodiosamente educata e particolarmente adatta ai dolci temi, la Santini ha ottenuto al suo debutto lucchese un successo personale che si aggiunge ai numerosi già ottenuti in precedenza" (11 Telegrafo 22 09 1963). 
È ancora presente in diversi teatri e alla Rai di Roma con i maestri Alfredo Simonetto e Carmen Campori. 
A Trento riceve una medaglia d'oro dopo un concerto di musiche pucciniane e le vengono dedicati alcuni versi:
"Voce più chiara de l'alba
azzurra voce
rischiari la mia notte
che stelle non ha più. Ho dimenticato
che il tormento d' un'anima
può divenire luce.
Ma tu
me lo rammenti
o voce limpida
che sciogli il gelo
dal cuore più triste.
Tu, primavera di note
t'effondi
ne la sera
e nasce l'erba, ne la tua carezza
brivido di luce
e rinverdisce il cuore.
T'udii quando cantavi
l'ansia di Lodoletta
e m'inducevi a piangere di gioia
o voce pura
per la celeste tua serenità".
L'ascesa è sempre più interessante. 
È chiamata anche in televisione, ma deve sospendere l'attività per la malattia del padre. 
Non sarà purtroppo una sospensione ma un addio. 
Anche se la carriera è stata breve e non ha avuto quegli sviluppi che lasciava presagire, le ha consentito comunque di esibire le sue belle qualità vocali e interpretative, spaziando nei generi più diversi: dalle musiche antiche alle romanze da salotto, da Pergolesi a Mozart, da Puccini a Cilea a Mascagni, fino ai contemporanei. 
Cessata l'attività di cantante, è rimasta nel campo musicale come apprezzata insegnante di pianoforte.

Da: Il belcanto nella paina fiorentina" di Mario Del Fante
su autorizzazione dell'autore

Olga Santini in Bohème (giugno 1953 Teatro Eliseo di Roma)
Olga Santini in Bohème (giugno 1953 Teatro Eliseo di Roma)
Olga Santini in Bohème (giugno 1953 Teatro Eliseo di Roma)
Olga Santini ne
Olga Santini ne "Il cappello di paglia di Firenze"
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Olga Santini in Pantea (1959 Teatro San Carlo di Napoli)
Olga Santini in Pantea (1959 Teatro San Carlo di Napoli)
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Olga Santini, Bersi in Andrea Chénier (Teatro Piccinni di Bari nel 1957)
Olga Santini, Bersi in Andrea Chénier (Teatro Piccinni di Bari nel 1957)
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Olga Santini, locandina del 1963, Teatro del Giglio di Lucca
Olga Santini, locandina del 1963, Teatro del Giglio di Lucca
Olga Santini, locandina del 1963, Teatro del Giglio di Lucca
Olga Santini con Ferruccio Tagliavini in Amico Fritz (1963 Teatro del Giglio di Lucca)
Olga Santini con Ferruccio Tagliavini in Amico Fritz (1963 Teatro del Giglio di Lucca)
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