Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (A) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (A) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (A) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (B) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (B) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (B) (1944)
Croce al merito di guerra (1945)
Croce al merito di guerra (1945)
Croce al merito di guerra (1945)
Lastrigiani ed ospiti illustri

Gerardo Paci, cenni biografici


Nasce a Brucianesi, frazione di Lastra a Signa, il 12 Giugno 1924.

Il padre è scalpellino, ma in quanto antifascista, è costretto a emigrare in Corsica per lavoro, mentre la madre lavora come domestica presso una famiglia a Signa.

Fin da giovanissimo ama leggere, e insieme al compaesano Otello Bellini che ha qualche anno in più e una discreta varietà di libri, matura già al tempo della guerra di Spagna (1936-1939), una precoce politicizzazione; nel 1942 aderisce al partito comunista d’Italia clandestino.

Dopo vari lavori, nel 1943 è nel reparto meccanico del dinamitificio Nobel; qui assieme a compagni come lo stesso Bellini, Furio Ferraresi ed altri, si adopera per costruire e inviare involucri di metallo riempiti d’esplosivo alla resistenza fiorentina, fatti uscire all’esterno nei modi più fantasiosi.

Dal Dicembre dello stesso anno è componente delle S.A.P. che operano sui territori dei comuni di Lastra a Signa e Signa, assieme ad altri giovani renitenti alla leva, dopo che il “bando Graziani” aveva chiamato alle armi le classi del 1922/24.

(L’assenza dal lavoro è giustificata per ragioni di salute, l’impiego nell’industria bellica dava l’esonero al servizio militare…)

Paci si trova ad operare nella zona del Montalbano, ma l’area si dimostra militarmente indifendibile a fronte dei rastrellamenti tedeschi, e deve rientrare alla Nobel.

Dopo la liberazione di Lastra e Firenze, nel Febbraio del 1945 si arruola volontario nel nuovo esercito italiano; dopo l’addestramento di 5 giorni a Cesano, è inviato al 22° reggimento fanteria, 3° battaglione, gruppo di combattimento “Cremona” in Romagna; il 3 Marzo del ’45 è ferito a un ginocchio durante gli scontri sul Reno.

Finita la guerra, nei giorni che precedono la consultazione elettorale del 2 Giugno 1946, è arrestato e rinviato a giudizio per aver organizzato una manifestazione in favore della Repubblica, evento che non avrà poi conseguenze penali.

Nel 1948 è impegnato nella ricostruzione del sindacato, e ne diviene il segretario delle Signe. ( Gli succederà Tosco Magazini.)

In questo periodo inizia a frequentare la scuola di partito a S.Croce sull’Arno.

Dal 1951 siede nel consiglio comunale di Lastra tra i comunisti, e dal 1956 al 1965 è vice-sindaco; successivamente per due legislature (1965/1975) viene eletto sindaco.

Il suo primo grande impegno amministrativo verte sulla programmazione urbanistica del territorio : avvalendosi della Legge 167/1962 fa redigere ed approvare un grande piano per l’edilizia economica e popolare (PEEP) che, oltre al capoluogo, (zona via Togliatti), prefigura il futuro sviluppo delle frazioni
(zona Quattro Strade a Malmantile, zona Carcheri a Ginestra, Le Selve a Ponte a Signa, Il Casone a Porto di Mezzo, piazza don Facibeni a Brucianesi).

L’esproprio dei terreni interessati e la costruzione, da parte di privati e cooperative edilizie, a prezzi convenzionati con il Comune permettono per la prima volta all’amministrazione comunale di incidere efficacemente sulla condizione abitativa nel territorio e contrastare la speculazione edilizia che in quegli anni sta punteggiando di casermoni la piana fiorentina.

Contemporaneamente Paci fa redigere dagli architetti Sergio Sozzi e Giorgio Fusi il primo vero Piano Regolatore Generale, approvato nel 1970, e completa così l’opera di regolazione del territorio e di salvaguardia paesaggistica della zona collinare di Lastra.

Nel 1966, notevole e unanimemente riconosciuto l’energico contributo che Paci darà durante i terribili momenti che accompagnarono e seguirono l’alluvione dell’Arno nel Novembre, adoperandosi sia sul piano civile che su quello politico, per la riattivazione delle zone colpite.

(Costituì una giunta unitaria con la Democrazia Cristiana, collaborazione che continuò sino alla normalizzazione, anche se la Prefettura annullò l’atto per vizio di forma .)

Nell’arco di tempo complessivo del suo mandato, è da ascrivere alla sua amministrazione la costruzione della nuova scuola media e l’aggiornamento di diversi edifici scolastici, il primo asilo nido delle signe, l’avvio alla costruzione del centro sociale nel 1973-74.

Viene inoltre progettata la piscina comunale e il nuovo campo sportivo, mentre anche a tanti anni di distanza da quegli anni, si rammaricherà di non essere riuscito a dare una sistemazione adeguata alla viabilità cittadina, nonostante vari tentativi.

(Al 2016, siamo comunque nella stessa situazione…)

Finita l’esperienza da sindaco, Paci passa alla Provincia di Firenze per due legislature, occupando gli assessorati al turismo, lavori pubblici e personale.

Muore il 24 Settembre 2015.



Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (A) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (A) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (A) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (B) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (B) (1944)
Riconoscimento della qualifica di Partigiano, dichiarazione integrativa (B) (1944)
Croce al merito di guerra (1945)
Croce al merito di guerra (1945)
Croce al merito di guerra (1945)
Attestato Sez. P.C.I. Enzo Cecchi  di Lastra (1984)
Attestato Sez. P.C.I. Enzo Cecchi di Lastra (1984)
Attestato Sez. P.C.I. Enzo Cecchi di Lastra (1984)
22° Reggimjento Fanteria
22° Reggimjento Fanteria "Cremona" - attestato (1949)
22° Reggimjento Fanteria "Cremona" - attestato (1949)
Comizio del PCI fabbrica Columbus (1968)
Comizio del PCI fabbrica Columbus (1968)
Comizio del PCI fabbrica Columbus (1968)
Alfa Columbus, articolo di Gerardo Paci (1983)
Alfa Columbus, articolo di Gerardo Paci (1983)
Alfa Columbus, articolo di Gerardo Paci (1983)
Il Centro Sociale (1984)
Il Centro Sociale (1984)
Il Centro Sociale (1984)


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