Dizionario geografico fisico storico della Toscana (Emanuele Repetti, anno 1833)
SANT'IPPOLITO DI VAL DI PESA
Pieve antica, il di cui battistero è stato di corto traslocato in una delle sue chiese suffraganee (S. Giovanni Evangelista) a Montelupo, Comunità e Giurisdizione medesima, Diocesi e Compartimento di Firenze.
La vecchia chiesa plebana con l’annessa canonica di S. Ippolito è situata alla base meridionale dei poggi di Malmantile presso la strada provinciale tracciata sulla destra riva del fiume Pesa.
Il suo piviere abbraccia un’esteso territorio fra il fiume Pesa e lo stretto della Golfolina, il paese di Montelupo e la montuosa contrada del Malmantile.
La pieve di S. Ippolito in Val di Pesa e di padronato della patrizia famiglia dei Frescobaldi, la quale, oltre che aveva costà qualche giurisdizione, da lungo tempo vi possiede villa e terreni.
Fu per decreto arcivescovile dei 25 aprile 1789, ch’essa venne trasferita col titolo nella chiesa di S. Giovanni Evangelista a Montelupo, facendo dell’antica parrocchia plebana un annesso del popolo di Montelupo con la risedenza di un cappellano curato.
Il piviere suddetto nel medio evo contava 18 parrocchie, oltre due spedali.
Attualmente trovansi riunite in otto cure, cioè:
1. Pieve di S. Ippolito, in S. Giovanni a Montelupo;
2. S. Maria a Marliano, prioria con gli annessi di S. Andrea a Castratole, di S. Lorenzo a Marliano , di S. Donato a Misciano e di S. Stefano a Spicchiello ;
3. S. Maria di Sammontana con l’annesso di S. Giusto a Petrognano;
4. S. Maria a Pulica con l’annesso di S. Gaudenzio a Pulica;
5. S. Pietro in Selva, o al Malmantile, prioria con l’annesso di S. Michele a Bracciatica , o a Luciano.
6. S. Miniato a S. Miniatello, ossia a Montelupo;
7. SS. Quirico e Lucia all’Ambrogiana , prioria;
8. S. Martino a Carcheri.
Il popolo di quest’ultima chiesa parrocchiale con decreto del 3 giugno 1789 fu aggregato al pievere di S. Vincenzio a Torri.
Anche la soppressa cura di S. Pietro a Nebiola fu smembrata dall’antico piviere di S. Ippolito, e unita alla chiesa parrocchiale di S. Michele a Quarantola, entrambe finalmente incorporate al popolo di S. Andrea al Botinaccio nel piviere di Ciliaula.
Lo spedale di S. Maria della Ginestra nel popolo di Carcheri è ridotto presentemente a pubblico oratorio.
Quello di S. Pietro di Capraja nel popolo di S. Miniatello trovasi da lunga mano distrutto.
Vedere MONTELUPO.
SANT'IPPOLITO DI VAL DI PESA
SANT'IPPOLITO DI VAL DI PESA
Pieve antica, il di cui battistero è stato di corto traslocato in una delle sue chiese suffraganee (S. Giovanni Evangelista) a Montelupo, Comunità e Giurisdizione medesima, Diocesi e Compartimento di Firenze.
La vecchia chiesa plebana con l’annessa canonica di S. Ippolito è situata alla base meridionale dei poggi di Malmantile presso la strada provinciale tracciata sulla destra riva del fiume Pesa.
Il suo piviere abbraccia un’esteso territorio fra il fiume Pesa e lo stretto della Golfolina, il paese di Montelupo e la montuosa contrada del Malmantile.
La pieve di S. Ippolito in Val di Pesa e di padronato della patrizia famiglia dei Frescobaldi, la quale, oltre che aveva costà qualche giurisdizione, da lungo tempo vi possiede villa e terreni.
Fu per decreto arcivescovile dei 25 aprile 1789, ch’essa venne trasferita col titolo nella chiesa di S. Giovanni Evangelista a Montelupo, facendo dell’antica parrocchia plebana un annesso del popolo di Montelupo con la risedenza di un cappellano curato.
Il piviere suddetto nel medio evo contava 18 parrocchie, oltre due spedali.
Attualmente trovansi riunite in otto cure, cioè:
1. Pieve di S. Ippolito, in S. Giovanni a Montelupo;
2. S. Maria a Marliano, prioria con gli annessi di S. Andrea a Castratole, di S. Lorenzo a Marliano , di S. Donato a Misciano e di S. Stefano a Spicchiello ;
3. S. Maria di Sammontana con l’annesso di S. Giusto a Petrognano;
4. S. Maria a Pulica con l’annesso di S. Gaudenzio a Pulica;
5. S. Pietro in Selva, o al Malmantile, prioria con l’annesso di S. Michele a Bracciatica , o a Luciano.
6. S. Miniato a S. Miniatello, ossia a Montelupo;
7. SS. Quirico e Lucia all’Ambrogiana , prioria;
8. S. Martino a Carcheri.
Il popolo di quest’ultima chiesa parrocchiale con decreto del 3 giugno 1789 fu aggregato al pievere di S. Vincenzio a Torri.
Anche la soppressa cura di S. Pietro a Nebiola fu smembrata dall’antico piviere di S. Ippolito, e unita alla chiesa parrocchiale di S. Michele a Quarantola, entrambe finalmente incorporate al popolo di S. Andrea al Botinaccio nel piviere di Ciliaula.
Lo spedale di S. Maria della Ginestra nel popolo di Carcheri è ridotto presentemente a pubblico oratorio.
Quello di S. Pietro di Capraja nel popolo di S. Miniatello trovasi da lunga mano distrutto.
Vedere MONTELUPO.