Lastrigiani ed ospiti illustri
Renato Bertelli nasce a S. Lucia di Lastra a Signa nel 1900.
Il padre Alberto, titolare di una piccola lavorazione di terrecotte artistiche, e la rilevanza nel settore della vicina Manifattura artistica di Signa, lo avvicinano a quel “clima” artistico che lo porterà, nel 1914, all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
(Oltre all’esempio costituito dall’amico Mario Moschi, di quattro anni più anziano, che lo aveva preceduto……)
Si avvarrà per la scultura, degli insegnamenti di Domenico Trentacoste e Libero Andreotti ; conclude gli studi nell’anno accademico 1921-1922.
Esordisce alla “I Mostra Firenze Primaverile” nel 1922 al Parterre di S. Gallo, con una scultura in gesso , “Piccola danzatrice”.
L’anno successivo si sposa , e dopo una breve parentesi fiorentina, torna ad abitare a Lastra a Signa., dove nel 1925 nasce il figlio Giorgio.
Tra il 1926 e il 1927 esegue rilievi plastici per il rivestimento delle colonne laterali all’ingresso della Casa dei Sindacati Fascisti delle Signe, a Ponte a Signa, su commissione dell’architetto Adolfo Coppedè.
Nel 1928 partecipa alla XVI biennale di Venezia e alla I Mostra Regionale Arte Toscana di Firenze, dove ottiene la Medaglia d’oro.
Nel 1931 realizza la “Madonna del buon viaggio”, brevettandone l’immagine , così come avverrà per “Profilo continuo” nel 1933, sorta di anticipazione di quel “consumismo iconografico ” (1) , che si affermerà pochi decenni più tardi.
Bertelli tuttavia per il suo carattere “libero” frequenta poco gli ambienti politici e intellettuali, ed è lontano dal mondo della committenza.
In seguito, l’intero suo percorso artistico si affiderà a una produzione di scultura sacra, decorativa, o di piccole figure.
Muore nel 1974.
(1) Si veda lo studio di Marco Moretti
RENATO BERTELLI, ed. Masso delle Fate - 2007
Renato Bertelli, cenni biografici
Renato Bertelli nasce a S. Lucia di Lastra a Signa nel 1900.
Il padre Alberto, titolare di una piccola lavorazione di terrecotte artistiche, e la rilevanza nel settore della vicina Manifattura artistica di Signa, lo avvicinano a quel “clima” artistico che lo porterà, nel 1914, all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
(Oltre all’esempio costituito dall’amico Mario Moschi, di quattro anni più anziano, che lo aveva preceduto……)
Si avvarrà per la scultura, degli insegnamenti di Domenico Trentacoste e Libero Andreotti ; conclude gli studi nell’anno accademico 1921-1922.
Esordisce alla “I Mostra Firenze Primaverile” nel 1922 al Parterre di S. Gallo, con una scultura in gesso , “Piccola danzatrice”.
L’anno successivo si sposa , e dopo una breve parentesi fiorentina, torna ad abitare a Lastra a Signa., dove nel 1925 nasce il figlio Giorgio.
Tra il 1926 e il 1927 esegue rilievi plastici per il rivestimento delle colonne laterali all’ingresso della Casa dei Sindacati Fascisti delle Signe, a Ponte a Signa, su commissione dell’architetto Adolfo Coppedè.
Nel 1928 partecipa alla XVI biennale di Venezia e alla I Mostra Regionale Arte Toscana di Firenze, dove ottiene la Medaglia d’oro.
Nel 1931 realizza la “Madonna del buon viaggio”, brevettandone l’immagine , così come avverrà per “Profilo continuo” nel 1933, sorta di anticipazione di quel “consumismo iconografico ” (1) , che si affermerà pochi decenni più tardi.
Bertelli tuttavia per il suo carattere “libero” frequenta poco gli ambienti politici e intellettuali, ed è lontano dal mondo della committenza.
In seguito, l’intero suo percorso artistico si affiderà a una produzione di scultura sacra, decorativa, o di piccole figure.
Muore nel 1974.
(1) Si veda lo studio di Marco Moretti
RENATO BERTELLI, ed. Masso delle Fate - 2007