Giuseppe Simoncini - Storia di Lastra a Signa
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta delle cui origini non si hanno notizie certe, nacque il 26 Maggio 1478, un mese dopo la morte del padre.
Fu tenuto a battesimo da Antonio da Sangallo, al quale sembra che Lorenzo de' Medici lo affidasse per i suoi primi sette anni di vita.
Successivamente lo fece allevare insieme ai propri figli; negli studi, come il cugino Giovanni, ebbe come precettore Bernardo Michelozzi, e le cure del vescovo di Arezzo Gentile Becchi.
Nel 1488 Lorenzo gli farà avere un ricco beneficio, il priorato di Capua dell'Ordine cavalleresco di S. Giovanni.
Fu a Roma nel Luglio dello stesso anno in occasione del conclave, per la morte di Innocenzo VIII. (Gli succederà col nome di Alessandro VI il cardinale spagnolo Rodrigo Borja.)
La crisi del regime mediceo, conseguente all'instaurarsi della I Repubblica fiorentina, lo costrinse alla vita dell'esule; fu a Bologna, Pitigliano e Città di Castello, partecipando anche ai tentativi di riportare al potere la famiglia con le armi. (Rientrerà a Firenze nel 1512)
Nel 1499, col cugino Cardinale Giovanni, farà un lungo viaggio attraverso l'Europa.
Tra il 1508 e il 1509 ebbe contatti con gli Strozzi, riuscendo nel dare compimento al progetto di un matrimonio fra Filippo Strozzi e Clarice Medici, figlia di Piero.
A Roma si diceva avesse avuto da una cortigiana un figlio, Alessandro de' Medici, futuro duca di Firenze, ma sulla circostanza non c'è certezza .
Morto Giulio II nel 1513, fu eletto Papa il cugino Giovanni col nome di Leone X, che concesse quello stesso anno a Giulio l'arcidiocesi di Firenze; seguiranno altri ricchi benefici e il titolo cardinalizio.
A questo proposito l'ostacolo della nascita illegittima fu superato attraverso testimonianze che affermarono come la madre...”innanzi che ammettesse agli abbracciamenti suoi il padre Giuliano, aveva avuto da lui secreto consentimento di essere sua moglie”...( Francesco Guicciardini, Storia d'Italia )
Solo più tardi, nel 1517, ricevette l' ordinazione sacerdotale e la consacrazione episcopale.
Una svolta decisiva nell'importanza della sua posizione presso il Papa, si ebbe con l'assunzione dell'ufficio di vice -cancelliere nel Marzo 1517.
Alla morte di Leone X nel 1521, appariva come il candidato più probabile alla successione, ma l'opposizione di alcuni importanti cardinali italiani e del Re di Francia Francesco I gli sbarrarono la strada.
Fu eletto così il cardinale d'incerta salute.... Adriano di Utrecht, (Adriano VI) che regnò dal 1522 al 1523.
La morte di Adriano VI il 14 Settembre e l'apertura del conclave il 1º Ottobre, non giunsero impreviste, e nel frattempo Giulio aveva ben lavorato per una propria elezione.
Poté quindi contare sull'appoggio politico dell'imperatore Carlo V, favorendo l'alleanza di questi col Papa, e riuscì a portare dalla sua parte il cardinale Colonna, in un primo momento schierato fra gli avversari.
( Promise la nomina di vice -cancelliere, la cessione di palazzo Riario, e...minacciò di appoggiare l'elezione di un rivale del Colonna, il cardinale Orsini, in caso di rifiuto.)
Dopo 50 giorni di conclave, Giulio de Medici fu eletto Papa col nome di Clemente VII.
In questa veste, si trovò in una situazione politica difficile, per l'insanabile conflitto fra Carlo V e Francesco I Re di Francia, la minaccia turca, e l'estendersi della Riforma in Europa.
Per sottrarsi alla pesante tutela imperiale, si alleò coi Francesi e con Venezia.
La sconfitta a Pavia nel 1525 dei francesi, e la costituzione nel 1526 della lega di Cognac con Francia , Venezia, e Inghilterra, lo videro impegnato in una costosa e disastrosa guerra, nel tentativo di frenare l'espansione spagnola in Italia.
Finì con il sacco di Roma nel 1527, e la fuga in Castel S. Angelo.
Nel 1529 fece pace con Carlo V, che aveva bisogno del suo aiuto contro i Turchi, (chiedendo in cambio di riportare i Medici a Firenze, nel frattempo erettasi in repubblica) e nel Febbraio 1530 lo incoronò imperatore a Bologna.
Dopo la caduta di Firenze continuò a tenere un atteggiamento ondivago fra Francia e Impero.
Nel 1533 favorì il matrimonio di Caterina de' Medici con Enrico, figlio di Francesco I.
Con la Riforma cercò al solito di temporeggiare, sperando in un accordo che non si realizzò.
Sotto il suo pontificato avvenne anche il distacco della Chiesa d'Inghilterra da Roma, a compimento della complessa vicenda dell'annullamento del matrimonio di Enrico VIII con Caterina d'Aragona.
Morì nel 1534.
Clemente VII
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta delle cui origini non si hanno notizie certe, nacque il 26 Maggio 1478, un mese dopo la morte del padre.
Fu tenuto a battesimo da Antonio da Sangallo, al quale sembra che Lorenzo de' Medici lo affidasse per i suoi primi sette anni di vita.
Successivamente lo fece allevare insieme ai propri figli; negli studi, come il cugino Giovanni, ebbe come precettore Bernardo Michelozzi, e le cure del vescovo di Arezzo Gentile Becchi.
Nel 1488 Lorenzo gli farà avere un ricco beneficio, il priorato di Capua dell'Ordine cavalleresco di S. Giovanni.
Fu a Roma nel Luglio dello stesso anno in occasione del conclave, per la morte di Innocenzo VIII. (Gli succederà col nome di Alessandro VI il cardinale spagnolo Rodrigo Borja.)
La crisi del regime mediceo, conseguente all'instaurarsi della I Repubblica fiorentina, lo costrinse alla vita dell'esule; fu a Bologna, Pitigliano e Città di Castello, partecipando anche ai tentativi di riportare al potere la famiglia con le armi. (Rientrerà a Firenze nel 1512)
Nel 1499, col cugino Cardinale Giovanni, farà un lungo viaggio attraverso l'Europa.
Tra il 1508 e il 1509 ebbe contatti con gli Strozzi, riuscendo nel dare compimento al progetto di un matrimonio fra Filippo Strozzi e Clarice Medici, figlia di Piero.
A Roma si diceva avesse avuto da una cortigiana un figlio, Alessandro de' Medici, futuro duca di Firenze, ma sulla circostanza non c'è certezza .
Morto Giulio II nel 1513, fu eletto Papa il cugino Giovanni col nome di Leone X, che concesse quello stesso anno a Giulio l'arcidiocesi di Firenze; seguiranno altri ricchi benefici e il titolo cardinalizio.
A questo proposito l'ostacolo della nascita illegittima fu superato attraverso testimonianze che affermarono come la madre...”innanzi che ammettesse agli abbracciamenti suoi il padre Giuliano, aveva avuto da lui secreto consentimento di essere sua moglie”...( Francesco Guicciardini, Storia d'Italia )
Solo più tardi, nel 1517, ricevette l' ordinazione sacerdotale e la consacrazione episcopale.
Una svolta decisiva nell'importanza della sua posizione presso il Papa, si ebbe con l'assunzione dell'ufficio di vice -cancelliere nel Marzo 1517.
Alla morte di Leone X nel 1521, appariva come il candidato più probabile alla successione, ma l'opposizione di alcuni importanti cardinali italiani e del Re di Francia Francesco I gli sbarrarono la strada.
Fu eletto così il cardinale d'incerta salute.... Adriano di Utrecht, (Adriano VI) che regnò dal 1522 al 1523.
La morte di Adriano VI il 14 Settembre e l'apertura del conclave il 1º Ottobre, non giunsero impreviste, e nel frattempo Giulio aveva ben lavorato per una propria elezione.
Poté quindi contare sull'appoggio politico dell'imperatore Carlo V, favorendo l'alleanza di questi col Papa, e riuscì a portare dalla sua parte il cardinale Colonna, in un primo momento schierato fra gli avversari.
( Promise la nomina di vice -cancelliere, la cessione di palazzo Riario, e...minacciò di appoggiare l'elezione di un rivale del Colonna, il cardinale Orsini, in caso di rifiuto.)
Dopo 50 giorni di conclave, Giulio de Medici fu eletto Papa col nome di Clemente VII.
In questa veste, si trovò in una situazione politica difficile, per l'insanabile conflitto fra Carlo V e Francesco I Re di Francia, la minaccia turca, e l'estendersi della Riforma in Europa.
Per sottrarsi alla pesante tutela imperiale, si alleò coi Francesi e con Venezia.
La sconfitta a Pavia nel 1525 dei francesi, e la costituzione nel 1526 della lega di Cognac con Francia , Venezia, e Inghilterra, lo videro impegnato in una costosa e disastrosa guerra, nel tentativo di frenare l'espansione spagnola in Italia.
Finì con il sacco di Roma nel 1527, e la fuga in Castel S. Angelo.
Nel 1529 fece pace con Carlo V, che aveva bisogno del suo aiuto contro i Turchi, (chiedendo in cambio di riportare i Medici a Firenze, nel frattempo erettasi in repubblica) e nel Febbraio 1530 lo incoronò imperatore a Bologna.
Dopo la caduta di Firenze continuò a tenere un atteggiamento ondivago fra Francia e Impero.
Nel 1533 favorì il matrimonio di Caterina de' Medici con Enrico, figlio di Francesco I.
Con la Riforma cercò al solito di temporeggiare, sperando in un accordo che non si realizzò.
Sotto il suo pontificato avvenne anche il distacco della Chiesa d'Inghilterra da Roma, a compimento della complessa vicenda dell'annullamento del matrimonio di Enrico VIII con Caterina d'Aragona.
Morì nel 1534.