Castagnolo, il Centro Sociale Residenziale

 

Le idee guida che hanno ispirato la concezione del centro hanno anticipato la legislazione nazionale ( legge 328 del 2000) e regionale (legge 72 del 1997) che hanno come principi ispiratori l’inclusione e l’integrazione degli anziani all’interno del contesto di vita per garantire una qualità migliore e per evidenziare una visione positiva degli stessi, come portatori di saggezza, conoscenze e di tradizioni.

 

Alla sua base vi è l’idea che il primo dovere di un’Amministrazione Pubblica fosse quello di elevare la qualità della vita dei propri cittadini, specialmente di quelli dei gradini più bassi della piramide sociale.

 

La sua funzione si ispira ai modelli del nordeuropa che collegano i servizi di day- hospital a quelli di Centro diurno, rivolti  sia alla popolazione residente nel territorio sia a quella non residente. Pertanto esso sottende un obiettivo di integrazione e di inclusione, oltre che di cura.

 

Vivere nel Centro Sociale significa garantire la permanenza dell’utente nel proprio ambiente di vita evitandone l’isolamento. Infatti, il Centro è posto in una zona strategica, raggiungibile celermente a piedi o via bus, rispetto ai punti nevralgici della zona.

 

Nelle sue adiacenze possiamo anche trovare una mensa,un bar,  il supermercato, una biblioteca, una palestra e  un’asilo.

 

Tutti questi centri permettono agli anziani di svolgere una vita quotidiana attiva. Sono presenti anche assistenti domiciliari che li aiutano a svolgere, al bisogno, le attività quotidiane.

 

L’anziano che vive all’interno del Centro, mantiene naturalmente i contatti con la famiglia, i parenti e gli amici, ma vive autonomamente in un luogo dove le spese sono minime e calcolate sulla base del reddito individuale: ciò è importante al fine di permettergli una vita qualitativamente autonoma e migliore.