Lastrigiani ed ospiti illustri
Negli anni del "periodo" fiorentino, in cui insegna all'università di Firenze, Angelo De Gubernatis acquista un immobile a Calcinaia, frazione di Lastra a Signa.
Da "Fibra-Pagine Di Ricordi " dello stesso De Gubernatis, leggiamo:
..persuasi mia moglie a trasportare il resto della sua modesta fortuna sui colli di Signa, nel popolo di S.Stefano a Calcinaia..
..Quando si seppe a Lastra a Signa che un forestiero era salito a Calcinaia col proposito di crearvi una villetta, venni compianto.
Nell'opinione dei Lastrigiani, Calcinaia era un covo di briganti, il più barbaro e tristo luogo del comune.
Dirute le case, la gente zotica, data alla rapina, priva di qualsiasi istruzione.
Un tempo i signori stavano a Calcinaia; le case stesse che io avea comprate, per ridurle a villetta, erano già state, nel Quattrocento e nel Cinquecento, una villa de' Pandolfini, e in essa probabilmente visse pure gran parte della sua vita quel savio cittadino che fu Agnolo Pandolfini..
Nel libro, con dovizia di particolari, si parla anche delle difficoltà incontrate inizialmente dal De Gubernatis, complice un non meglio identificato signor M, nel suo soggiorno a Calcinaia.
Superata questa fase, ..pensai gioverebbe adoperarsi perché presso il Popolo di Calcinaia venisse su una gente più civile.
Perciò, non essendo allora possibile che il comune di Lastra a Signa vi fondasse una scuola elementare, allestii io stesso un locale per una scuola mista, ed assegnai un piccolo stipendio mensile ad una maestra, che il comune di Lastra consentì , con adeguato concorso, a pareggiare allo stipendio delle altre insegnanti delle scuole...
L'impegno prosegue con la fondazione della Società dell'Unione, ( il cui motto è Istruzione e Lavoro) con l'intento di insegnare a leggere e scrivere ai Calcinaioli.
E' riportato sempre in "Fibra", di come Stefano Cajoli, operaio in una fabbrica di cappelli di paglia, manifesti precisa richiesta in questa senso.
In cambio...Angelo chiede ai popolani di trascrivere le novelle che essi usavano raccontare a veglia.
Nasce così la raccolta delle Novelline popolari di S.Stefano a Calcinaia, primo nucleo di racconti popolari pubblicato in Italia.
Poi il figlio Alessandro con Le Tradizioni Popolari di S.Stefano di Calcinaia n'aggiungerà a queste di inedite, e allargherà la ricerca a vari aspetti del costume della zona di Calcinaia. (Indovinelli, Giochi, Stornelli, ecc).
Angelo de Gubernatis è stata positiva, illustre presenza, nella zona Lastrigiana.
Ci auguriamo che a livello locale, nuovi contributi si aggiungano al nostro per ricordarne figura ed opere.
Angelo De Gubernatis, soggiorno a Lastra
Negli anni del "periodo" fiorentino, in cui insegna all'università di Firenze, Angelo De Gubernatis acquista un immobile a Calcinaia, frazione di Lastra a Signa.
Da "Fibra-Pagine Di Ricordi " dello stesso De Gubernatis, leggiamo:
..persuasi mia moglie a trasportare il resto della sua modesta fortuna sui colli di Signa, nel popolo di S.Stefano a Calcinaia..
..Quando si seppe a Lastra a Signa che un forestiero era salito a Calcinaia col proposito di crearvi una villetta, venni compianto.
Nell'opinione dei Lastrigiani, Calcinaia era un covo di briganti, il più barbaro e tristo luogo del comune.
Dirute le case, la gente zotica, data alla rapina, priva di qualsiasi istruzione.
Un tempo i signori stavano a Calcinaia; le case stesse che io avea comprate, per ridurle a villetta, erano già state, nel Quattrocento e nel Cinquecento, una villa de' Pandolfini, e in essa probabilmente visse pure gran parte della sua vita quel savio cittadino che fu Agnolo Pandolfini..
Nel libro, con dovizia di particolari, si parla anche delle difficoltà incontrate inizialmente dal De Gubernatis, complice un non meglio identificato signor M, nel suo soggiorno a Calcinaia.
Superata questa fase, ..pensai gioverebbe adoperarsi perché presso il Popolo di Calcinaia venisse su una gente più civile.
Perciò, non essendo allora possibile che il comune di Lastra a Signa vi fondasse una scuola elementare, allestii io stesso un locale per una scuola mista, ed assegnai un piccolo stipendio mensile ad una maestra, che il comune di Lastra consentì , con adeguato concorso, a pareggiare allo stipendio delle altre insegnanti delle scuole...
L'impegno prosegue con la fondazione della Società dell'Unione, ( il cui motto è Istruzione e Lavoro) con l'intento di insegnare a leggere e scrivere ai Calcinaioli.
E' riportato sempre in "Fibra", di come Stefano Cajoli, operaio in una fabbrica di cappelli di paglia, manifesti precisa richiesta in questa senso.
In cambio...Angelo chiede ai popolani di trascrivere le novelle che essi usavano raccontare a veglia.
Nasce così la raccolta delle Novelline popolari di S.Stefano a Calcinaia, primo nucleo di racconti popolari pubblicato in Italia.
Poi il figlio Alessandro con Le Tradizioni Popolari di S.Stefano di Calcinaia n'aggiungerà a queste di inedite, e allargherà la ricerca a vari aspetti del costume della zona di Calcinaia. (Indovinelli, Giochi, Stornelli, ecc).
Angelo de Gubernatis è stata positiva, illustre presenza, nella zona Lastrigiana.
Ci auguriamo che a livello locale, nuovi contributi si aggiungano al nostro per ricordarne figura ed opere.