Lastrigiani ed ospiti illustri
Vittorio Corcos nacque a Livorno nel 1859. Manifestata una spiccata vocazione all’arte, entrò giovanissimo alla scuola del pittore Giuseppe Baldini, primo maestro di Fattori, e nel 1875 si trasferì a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti sotto la guida del livornese Enrico Pollastrini.
Tre anni dopo, dopo aver vinto una borsa di studio per giovani pittori, si trasferì a Napoli dove frequentò lo studio di Domenico Morelli.
Nel 1880 il suo dipinto L’arabo in preghiera venne acquistato dal re Umberto I in occasione della “Promotrice Salvator Rosa”.
Nello stesso anno emigrò a Parigi, dove dopo un precario periodo come pittore di ventagli, conobbe, grazie all’amico Giuseppe De Nittis, il mercante d’arte Goupil, con il quale avrebbe stipulato un contratto quindicennale.
Salvo una parentesi inglese, soggiornò nella capitale francese fino al 1885 esponendo in tre Salons, rientrando in Italia l’anno successivo per compiere il servizio militare.
Nello stesso anno si sposò con Emma Ciabatti vedova Rotigliano, venticiquenne ma già madre di tre figli, donna di raffinata cultura stimata da poeti come Pascoli, Carducci e da altre personalità come i fratelli Orvieto, proprietari della rivista fiorentina «Il Marzocco».
Grazie anche a quelle aperture, che avevano il loro fulcro nell’alta borghesia ebraica, si consolidò la meritata fama di Corcos ritrattista;
genere che - come già per Boldini a Parigi- richiamava una scelta clientela: dalle fanciulle dell’alta borghesia alle dame della nobiltà, dalle personalità emergenti come il giovane Pietro Mascagni ad altre di chiara fama come Emilio Treves e Giosuè Carducci e a teste coronate come l’imperatore Francesco II e Augusta Vittoria di Germania, Amelia del Portogallo e Margherita di Savoia.
Grande successo riscuoterà la conturbante figura femminile di Sogni, quadro esposto nel ‘96 alla mostra fiorentina dell’Arte e dei Fiori.
Pittore di successo ma anche scrittore e animatore culturale della Firenze del primo trentennio del Novecento, Corcos si spegnerà nella città elettiva l’8 novembre 1933.
By Marco Moretti
Data ultima modifica:
02 febbraio 2018
Vittorio Corcos, cenni biografici
Vittorio Corcos nacque a Livorno nel 1859. Manifestata una spiccata vocazione all’arte, entrò giovanissimo alla scuola del pittore Giuseppe Baldini, primo maestro di Fattori, e nel 1875 si trasferì a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti sotto la guida del livornese Enrico Pollastrini.
Tre anni dopo, dopo aver vinto una borsa di studio per giovani pittori, si trasferì a Napoli dove frequentò lo studio di Domenico Morelli.
Nel 1880 il suo dipinto L’arabo in preghiera venne acquistato dal re Umberto I in occasione della “Promotrice Salvator Rosa”.
Nello stesso anno emigrò a Parigi, dove dopo un precario periodo come pittore di ventagli, conobbe, grazie all’amico Giuseppe De Nittis, il mercante d’arte Goupil, con il quale avrebbe stipulato un contratto quindicennale.
Salvo una parentesi inglese, soggiornò nella capitale francese fino al 1885 esponendo in tre Salons, rientrando in Italia l’anno successivo per compiere il servizio militare.
Nello stesso anno si sposò con Emma Ciabatti vedova Rotigliano, venticiquenne ma già madre di tre figli, donna di raffinata cultura stimata da poeti come Pascoli, Carducci e da altre personalità come i fratelli Orvieto, proprietari della rivista fiorentina «Il Marzocco».
Grazie anche a quelle aperture, che avevano il loro fulcro nell’alta borghesia ebraica, si consolidò la meritata fama di Corcos ritrattista;
genere che - come già per Boldini a Parigi- richiamava una scelta clientela: dalle fanciulle dell’alta borghesia alle dame della nobiltà, dalle personalità emergenti come il giovane Pietro Mascagni ad altre di chiara fama come Emilio Treves e Giosuè Carducci e a teste coronate come l’imperatore Francesco II e Augusta Vittoria di Germania, Amelia del Portogallo e Margherita di Savoia.
Grande successo riscuoterà la conturbante figura femminile di Sogni, quadro esposto nel ‘96 alla mostra fiorentina dell’Arte e dei Fiori.
Pittore di successo ma anche scrittore e animatore culturale della Firenze del primo trentennio del Novecento, Corcos si spegnerà nella città elettiva l’8 novembre 1933.
By Marco Moretti
Data ultima modifica:
02 febbraio 2018