La tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia. Alessandro De Gubernatis, Lastra a Signa (1894)

Filastrocche, esercizi di memoria e scioglilingua 10/13 - Tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia


1(hi 11^SAADRO DE CVB©.NATIS Vorrei morir e vorrei star sul noce, Vorrei veder ehi mi porta 1a croce, Vorrei morir e vorrei star sull'aia. Vorrei veder chi mi porta la bara. 11 V-o cantare uno stornello alla rovescia, Alla dritta non 1o so cantare; Presi la falce e me n'andai a vangare E per combinazion batto in un cherce: 1 Delle perine comincia a cascare; Gli apparisce il cnntadin dell'albicocche. Dc1!e rostr'albicocche un ve n'ho tocche. :Mi d… una pedata ni calcagno. Il sangue mi sortiva da un ginocchio: Gli dissi: Va e prendi una pezzola Per pararti il sangue dalla gola. 13 V-o cantare uno stnrnelln alla rovescia, Alla dritta non ln so cantare. Mi levai una mattina un di festa; Presi la ronca e me n'andai a vangare. Per la strada ci trovai una ginestra, Dell'albicocche mi messi a mangiare: Gli appari il contadino d-ile pesche. )li disse: Lascia star le mi' albicocche, E mi tir• una sassata ai calcagno: Mi sortiva il sangue dal ginocchio, Andai a casa a pigliar una fascicola, Il sangue mi sortiva dalla gola. 13 Cincirinello gli aveva un gallo. Gli era rosso, verde e giallo, E per conservarlo bene, Gli daveas a ber di miele. 14 Nel mio orto ci ho seminato > napa, E senapa ci ho raccolto, Ri.eminateci senapa nel mio orto. ' etiexe per querce. - tocche per tuccate.' davea per dava.



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