Dizionario geografico fisico storico della Toscana (Emanuele Repetti, anno 1833)
LUCIANO DELLA GOLFOLINA (Lucianum) nel Val d’Arno sotto Firenze.
Villa signorile con estesa tenuta che ha preso il nome da un chiesa parrocchiale (SS. Vito e Modesto a Luciano) altrimenti appellata in Fior di Selva, più l’annesso di S. Michele a Luciano , spettante al piviere di Signa, Comunità e quasi 3 miglia toscane a grecale di Montelupo, Diocesi e Compartimento di Firenze.
La villa di Luciano risiede sopra un’umile collina a cavaliere della strada Regia pisana, sulla ripa sinistra del fiume Arno, all’escita occidentale della foce e delle rupi di macigno della Golfolina.
Fu questo Luciano una vasta tenuta della nobil casa Frescobaldi, che fra Gangalandi e Montelupo nei secoli della repubblica Fiorentina ebbe castelli, chiese e mulini con vaste possessioni territoriali.
Il palazzo signorile di Luciano chiamavasi il Castello, essendo fama averlo posseduto i conti Alberti di Pontormo, se non piuttosto i conti Cadolingi loro consorti.
Pervenuto in potere della repubblica fiorentina fu dalla Signoria, verso il 1363, concesso a Melano Rastrelli d’Asti condottiere di uomini d’armi.
In seguito dagli eredi di lui fu venduto a Marcello figlio di Strozza di Pino Strozzi di Firenze, finchè gli Strozzi alienarono la tenuta di Luciano per istrumento del 29 novembre 1448, a favore dei fratelli Bernardo e antonio di Tommaso Antinori.
Dai discendenti di questi la villa di Luciano fu ridotta in più elegante forma, giovandosi del materiale tolto dalle grosse muraglie che servirono di recinto alla forticazione del castello.
La contrada di Luciano, essendo tuttora in qualche parte selvosa, ricevè il nome che le si conveniva di Fior di Selva.
Vedere MALMANTILE.
La parrocchia dei SS. Vito e Modesto a Luciano, o a Fior di Selva, nel 1833 contava 280 abitanti.
LUCIANO DELLA GOLFOLINA
LUCIANO DELLA GOLFOLINA (Lucianum) nel Val d’Arno sotto Firenze.
Villa signorile con estesa tenuta che ha preso il nome da un chiesa parrocchiale (SS. Vito e Modesto a Luciano) altrimenti appellata in Fior di Selva, più l’annesso di S. Michele a Luciano , spettante al piviere di Signa, Comunità e quasi 3 miglia toscane a grecale di Montelupo, Diocesi e Compartimento di Firenze.
La villa di Luciano risiede sopra un’umile collina a cavaliere della strada Regia pisana, sulla ripa sinistra del fiume Arno, all’escita occidentale della foce e delle rupi di macigno della Golfolina.
Fu questo Luciano una vasta tenuta della nobil casa Frescobaldi, che fra Gangalandi e Montelupo nei secoli della repubblica Fiorentina ebbe castelli, chiese e mulini con vaste possessioni territoriali.
Il palazzo signorile di Luciano chiamavasi il Castello, essendo fama averlo posseduto i conti Alberti di Pontormo, se non piuttosto i conti Cadolingi loro consorti.
Pervenuto in potere della repubblica fiorentina fu dalla Signoria, verso il 1363, concesso a Melano Rastrelli d’Asti condottiere di uomini d’armi.
In seguito dagli eredi di lui fu venduto a Marcello figlio di Strozza di Pino Strozzi di Firenze, finchè gli Strozzi alienarono la tenuta di Luciano per istrumento del 29 novembre 1448, a favore dei fratelli Bernardo e antonio di Tommaso Antinori.
Dai discendenti di questi la villa di Luciano fu ridotta in più elegante forma, giovandosi del materiale tolto dalle grosse muraglie che servirono di recinto alla forticazione del castello.
La contrada di Luciano, essendo tuttora in qualche parte selvosa, ricevè il nome che le si conveniva di Fior di Selva.
Vedere MALMANTILE.
La parrocchia dei SS. Vito e Modesto a Luciano, o a Fior di Selva, nel 1833 contava 280 abitanti.