Collocata nella sala consiliare la nuova opera di Marcello Bertini
Il Maestro Bertini a Lastra a Signa per la donazione
L’ultimo impegno dell’artista di Gigliola, dopo il progetto sulla valorizzazione del territorio di Montespertoli, con mostre diffuse, “De rerum pictura poesia e colore di un luogo senza tempo”, curato da Giovanna M. Carli
LASTRA A SIGNA – “Notturno sulla torre di Baccio”: è l’opera realizzata dal maestro Marcello Bertini, tecnica mista su tela,c,m 200x150 che da qualche giorno fa bella mostra di sé in sala consiliare.
La donazione, che ha fatto da apertura alla mostra dal titolo “Bertini i luoghi dell’anima”, è avvenuta alla presenza del sindaco Angela Bagni e dell’assessore alla cultura Stefano Calistri.
Si tratta della seconda donazione in ordine di tempo del Maestro Bertini, dopo quella del 2003, consistente in tre grandi pannelli (Trittico)Olio su legno,cm 120x300, collocati nella sala giunta del Comune.
L’opera attuale, ideata e ambientata dall’artista in una atmosfera metareale prende ispirazione da un notturno, dove, fra silenzi antichi, una grande luna fa da sentinella ad un paesaggio spirituale… A un luogo senza tempo (…).
E si segue la luce, scrive Cristina Acidini, presidente delle Arti del disegno di Firenze, (De rerum pictura poesia colore di un luogo senza tempo, a cura di Giovanna M.Carli, 2018) mai indifferente ma anzi sempre reattiva, pronta a tingersi di tutti i colori del giorno accendendo ovunque riflessi. E di notte, affidata a una luna che non teme di mostrarsi grande e gialla tra nubi d’un indaco quasi nero.
L’opera rappresenta uno dei luoghi storici del paese: la porta senese della fortezza brunelleschiana.
Con questo gesto il Maestro ha voluto rendere un sentito omaggio alla terra delle sue radici, alle Istituzioni, e ai suoi abitanti. Bertini nasce a Porto di mezzo, (lastra a Signa), a poche decine di metri dall’ Arno, in questo antico borgo fluviale situato sulla direttrice Firenze - Pisa. L’amico fiume’…
Così lo chiama affettuosamente il Maestro. (…)Bertini, scrive Ugo Fortini, nel catalogo l’Incanto struggente a cura di Giovanni Faccenda 2003 […il maestoso,’Arno, nelle cui acquide superfici, si annidano magie e misteri! > Per Bertini il ricordo di quel ‘ fiume’, compagno della sua infanzia, assumerà col tempo grandi valori e diventerà , uno dei protagonisti principali della Sua poetica.[…) Bertini, scrive Umberto Cecchi, nel catalogo ‘L’incanto struggente, a cura di Giovanni Faccenda, 2003).
E’ Nato proprio davanti all’Arno, la dove il fiume fa un’ampia deviazione alla base delle colline e incrocia ‘Le Signe, e raccatta voci di gente, racconti secolari di un popolo, e luci di una Toscana Maggiore.
Bertini fin dalla nascita ha avuto un imprinting legato < alle terre della pittura>. Quelle che sono servite da sfondo a Leonardo, Masaccio e Michelangelo. Terre da Raccontare con luci e colori. Il miscuglio assurdamente felice fra sogni e realtà, fra luce e materia. Fra colore e sensazioni.
Data ultima modifica:
03 maggio 2019