Diari lastrigiani

1896,la lotta delle trecciaiole,25 maggio:i corpi di Pubblica sicurezza e dei Carabinieri si concentrano



(17 giugno 2016 - 26 agosto 2016)

Fieramosca 25 Maggio 1896

Invio di altri funzionari e guardie
– Il Manifesto del Prefetto
– Arrivo di truppe e Delegati.

Non accennando a cesare lo sciopero e i tumulti, d’ordine dell’Autorità di P.S. partirono stamani per Campi i Delegati Leproni, Venezia, Vital i e l’agente Roselli.
Si recarono a Brozzi vari agenti della Mobile.
Stamani da Milano, Bologna, Pisa, Livorno e Arezzo giungevano funzionari e guardie per rafforzare la presenza dell’Autorità.
Stamani è arrivato il 30° Reggimento Fanteria.
Da Empoli e dintorni (Empoli 24 notte)
Ieri verso le 14 nel vicino paese di Spicchio, con la solita bandiera con cartelli ove è scritto Pane e Lavoro, 50 trecciaiole si sono recate a Sovigliana.
La sfilata di quella turba lungo l’Arno, donne malvestite, dalla faccia risoluta, accompagnate dai figli, era qualcosa di pittoresco.
A Sovigliana si sono accodate all’Empolesi anche quelle di Sovigliana e tutte insieme si son recate al Comune di Vinci.

L’agitazione delle trecciaiole - Brozzi 22 Maggio (giorno)
La situazione è invariata
– Una donna contusa a Campi
– La distribuzione di volantini sovversivi
– Ancora gli arresti
– Un altro Manifesto del Prefetto
– Le trecciaiole e le fiascaie

Domani mattina i Fattorini, che saranno scortati dall’Autorità di P.S, cominciano la distribuzione delle MANATE (manipoli di paglia).
Si crede che diverse donne rifiuteranno di lavorare, perché qualche negoziante pretende di ingrandire la forma di certi cappelli e, com’è facile comprendere, le donne dovrebbero perdere più tempo per la solita mercede.
A San Donnino le agitatrici camminano a gruppi.
Anche là non manca chi consiglia di non accettare le proposte fatte dai vari negozianti di Peretola, dopo l’arresto delle tre donne, vi è maggior calma.

A CAMPI BISENZIO
ieri vi fu qualche incidente perché alcune volevano lavorare, altre si ostinavano a continuare lo sciopero.
Come è ben da immaginare presto si passò alle vie di fatto.
Una delle litiganti, certa Scarlini, ebbe la faccia tutta graffiata e contusa.
Dovè esser medicata dal dott. Benini.
Dal Delegato Talin e dal Maresciallo dei Carabinieri si fanno indagini per procedere all’arresto della feritrice della Scarlini, perché si sarebbe resa responsabile, oltre che di lesioni anche di eccitamento allo sciopero.

Ieri sera a Petriolo, Brozzi e Peretola furono distribuiti da alcuni individui, che si trovavano in una vettura, dei manifesti nei quali si invitano le donne a non accettare le proposte della Camera di Commercio.
Si motivava ciò affermando che le nuove regole rendevano le trecciaiole più sfruttate di prima.
Nel Manifesto si inneggiava alla Rivoluzione.

Si investiga per trovare gli autori dei Manifesti che certamente hanno prodotto un effetto deleterio per la calma.

Oggi in Peretola non si fa che discutere degli arresti di Bianconi, Conti e Cambi .
Saranno processate per eccitamento allo sciopero.
In Peretola si trova in servizio il Delegato Soldaini con una Compagnia del 67°.
A Brozzi c’è l’Isp. Capo Gotti col delegato Stagni che posssono contare su una compagnia del Genio e uno squadrone di Cavalleria agli ordini del sottotenente Boni.

A San Donnino, con una compagnia di Fanteria c’è il Delegato Vitali, giunto per sostituire il Fedele che torna a Firenze.

Stamattina viene affisso un nuovo manifesto.
Eccolo nella sua interezza.

IL Prefetto Viste le Leggi comunali vigenti: Art. 3 Legge 10 Febb. 1880; e Art8 Legge 20 Giugno 1889
Decreta : Per ragioni di Ordine pubblico sono fino a nuova disposizione vietate tutte le riunioni pubbliche e le processioni nelle pubbliche vie.
Le riunioni, gli assembramenti preparatori e le processioni saranno sciolte nei modi di Legge.
I contravventori saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria per le pene stabilite dalle vigenti Leggi di PS e dal Codice Penale.

25 Maggio 1896 Prefetto Guala.
La Miseria a Brozzi (24 Maggio ore12)
A cura di una Commissione di Consiglieri e Assessori comunali è stata aperta in tutte le frazioni una sottoscrizione allo scopo di comprare del pane da distribuire alle numerose famiglie miserabili del paese.
Al Municipio c’è una ininterrotta processione per chiedere sussidi.

I fatti di Empoli (Empoli 24 Maggio ore 12,30)
Stamani un 50 trecciaiole di Avane si sono mescolate a quelle di Empoli hanno attraversato il paese e dirette a Pontorme Tornate a Empoli, ci fu una imponente manifestazione davanti al Comune.
Era gremita anche Via Giuseppe Papa.

Malgrado i ripetuti colpi alla porta del palazzo, malgrado le urla e le grida, nessun funzionario si è fatto vivo per raccomandare calma a quelle disgraziate.
Un rivenditore di pellami, Andrea Del Vivo, ha tentato di arringare la folla proponendo di inviare una Commissione al Prefetto.
Sembra che ormai non ci sia più fiducia e quella turba di disoccupate allora si è recata al Municipio.

Il Maresciallo dei Carabinieri ha rintuzzato la probabile manifestazione contro il Sindaco Paolo Del Vivo.
Ormai la situazione sta per degenerare.
Il Delegato ha cercato di impedire l’assalto al Municipio e di rabbonire le scioperanti, ma fu come parlare al deserto.

Il Maresciallo dei Carabinieri ha estratto la rivoltella.
Quell’atto avrebbe potuto sfociare in conseguenze terribili, lo zelo del Brigadiere ha evitato il peggio facendo rimettere a posto la rivoltella.

Davanti al Municipio si potevano vedere le inferriate prese d’assalto da grappoli umani urlanti.
Nessuno come detto si fece vivo delle Autorità politiche.
All’ora in cui scrivo, le 12,30, gruppi di dimostranti percorrono a piedi il paese con cartelli.
Speriamo che qualcuno si dia premura perché venga migliorata la terribile situazione.
Il Ministro Guicciardini e le Trecciaiole Siamo informati che il Ministro Ippolito Guicciardini, rispondendo ad un telegramma del Marchese Giorgio Niccolini, presidente della Camera di Commercio, approva quanto fatto per comporre i dissidi fra negozianti e operaie augurando che presto si arrivi ad un accordo che tenga conto anche delle conseguenze doganali.

Le Truppe consegnate
Oggi per ordine del Comando della Divisione tutte le truppe rimasero consegnate nei rispettivi quartieri, tutto ciò in previsione di nuovi tumulti.

Lo sciopero di San Casciano e Mercatale
Abbiamo lasciato le trecciaiole che da San Casciano si erano portate a Mercatale dove furono accolte trionfalmente.
Appena giunte, tutte le Mercataline si unirono ad esse, si fece un gran falò di trecce.
Sembrava la rivoluzione.

 N.B.
– I sobborghi di San Casciano , Empoli e dintorni, sono in piena ribalta nelle cronache di questi avvenimenti spiacevoli ma voluti, dalle tonalità da tragedia, dal l’efficienza composta e controllata della Forza pubblica;
sono tanti tasselli di un puzzle che ha una sua logica, dove alla fine a vincere saranno i soliti, ma almeno qualcuno ci ha provato.
Di tante disgrazie e di tanti tumulti, abbiamo grazie al quotidiano “Fieramosca” una visione reale, è cronaca pura, dove non si dimentica di dare a Cesare quel che è di Cesare, alle trecciaiole ciò che loro spetterebbe di diritto.
Il continuo e graduale ripristino dell’ordine pubblico è il frutto della suddetta competenza e dei rinforzi venuti da mezza Italia per arginare un fenomeno imprevedibile perché mai affrontato, feroce perché dettato dai bisogni primari;
si tratta di una guerra che vedrà vincente chi saprà aspettare.

A cura di:Renzo Bernardi





Trecciaiole al lavoro
Trecciaiole al lavoro
Trecciaiole al lavoro
Cartolina di inizio '900 del 68° Reggimento
Cartolina di inizio '900 del 68° Reggimento
Cartolina di inizio '900 del 68° Reggimento
Distesa di cappelli di paglia a San Piero a Ponti
Distesa di cappelli di paglia a San Piero a Ponti
Distesa di cappelli di paglia a San Piero a Ponti


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