San Martino a Gangalandi (Altare della Madonna del Rosario)
Terzo altare da sinistra entrando.
Tra le basi delle colonne è riportata la seguente iscrizione:
FIORA DI GIOVANNI MECHINI FIN DA BAMBINA PRIVATA DEI GENITORI E DI OGNI SOSTANZA, SACRESTANA FEDELE FINCHE’ VISSE, CONFIDANDO IN DIO OFFRI’ CON INDEFESSA FATICA ALLA PROTETTRICE MADONNA DEL ROSARIO TUTTI I BENI ACQUISTATI.
IN TUTTO QUESTO ORNAMENTO DI PIETRA INNALZATO DALLE FONDAMENTA E POI DEDICATO AL SANTISSIMO ROSARIO, ESSENDONE CONTINUATORE COSIMO PIETRANGELI PRIORE DI QUESTA CHIESA, DELLA CUI OPERA GIA’ DA LUNGO TEMPO SI ERA SERVITA PERCHE’ QUESTE IMMAGINI FOSSERO DIPINTE, L’ALTARE COSTRUITO E ONORATO, PERCHE’ VI FOSSE CELEBRATO LA MESSA.
TRASCORSA LA SUA VITA IN VERGINITA’, MORI’ IL 5 DICEMBRE 1625, ALL’ETA’ DI ANNI SESSANTA E MESI CINQUE.
Il cartiglio in alto riporta:
“HO PORTATO FRUTTO COME UNA ROSA PIANTATA LUNGO CORSI D’ACQUA”…….
attribuendo a Maria un espressione tratta da Ecclesiastico, 17, cap.39.
Originariamente l’altare conteneva la tavola della Madonna di Antonio del Ceraiuolo.
Attualmente il riquadro dell’altare ospita un frammento dell’affresco con episodi della vita di S.Donnino, della prima metà del trecento, di scuola pisana o fiorentina.