Firenze, portico degli Uffizi
Figlio non legittimo di Piero di Antonio notaio, e di Caterina, moglie del fornaciaio Piero del Vacca da Vinci, nasce alle tre di notte di Sabato 15 aprile 1452; ad Anchiano, frazione di Vinci, secondo alcuni ipotesi ottocentesche, più probabilmente nella stessa Vinci.
Ebbe istruzione adeguata alla condizione paterna ; l'abaco, la grammatica, mentre la conoscenza del latino fu modesta.
Nel 1467 risulta a carico di Ser Piero, e l'anno successivo si trasferisce col padre a Firenze, dove si iscrive alla Compagnia dei pittori.
Frequenta la bottega dal Verrocchio, dove è ancora nel 1476 , come si deduce da atti giudiziari riguardanti un suo arresto per sodomia in luogo pubblico, da cui verrà successivamente assolto.
Del 1472 è l'iscrizione al Libro rosso dei debitori e creditori della Compagnia pittorica, e del 1473 la prima (e unica) opera datata, un Paesaggio con la valle dell'Arno , che raffigura forse la zona della Gonfolina .
Nel 1478 ha una commissione per una pala nella cappella di S. Bernardo in Palazzo Vecchio, in precedenza assegnata al Pollaiolo, artista di cui Leonardo secondo alcuni critici, avrebbe frequentato la bottega.
I contatti con l'ambiente culturale mediceo, e la stimolante frequentazione delle botteghe d'artisti fiorentini, lo portano a sviluppare interessi in molteplici settori.
Alla fine del 1481 lascia però Firenze e l'anno successivo è presso la corte di Lodovico il Moro a Milano, al quale aveva inviato una lettera per entrare al suo servizio, enumerando capacità nell'ingegneria e in molteplici arti.
Si sono fatte varie ipotesi sulle motivazioni che indussero Leonardo a questa scelta; probabilmente vi ebbe parte il magnifico Lorenzo, che potrebbe averlo utilizzato quale ambasciatore dell'ingegno e dell'arte fiorentina presso quella corte, per consolidare rapporti politici ed economici.
Più avanti negli anni, riferendosi a questa casata Leonardo scriverà:
" Li Medici mi crearono e distrussero "..
A Milano l'artista rimane fino al 1499, acquistando grande fama ; realizza tra le altre, pitture come L'ultima cena e la Vergine delle rocce .
A lungo poi lo impegna una colossale statua equestre commissionatagli dal Moro in onore di Francesco Sforza.
Il modello, di sette metri di altezza, è realizzato in terracotta, ma non sarà mai fuso e andrà distrutto nel 1501.
L'ambiente milanese consente a Leonardo di sviluppare il suo genio in varie direzioni, compenetrando interessi molteplici; fa progetti per la cupola del duomo di Milano e vari altri edifici, ricerche sul volo e sul muoversi sotto le acque, studi di matematica e geometria con Luca Pacioli, ricerche di meccanica, ottica, e botanica.
Alla caduta del Moro, cui segue l'occupazione francese, Leonardo si sposta a Mantova presso Isabelle d'Este, poi a Venezia ; infine torna a Firenze nel 1500, alloggiando presso il convento dei Serviti alla Santissima Annunziata.
Cesare Borgia lo nomina nel 1502 suo ingegnere militare, e Leonardo ne segue le campagne militari in Romagna.
(Machiavelli è inviato dalla repubblica fiorentina in missione diplomatica presso Cesare Borgia proprio in quel periodo...)
Dell'anno seguente è una nuova iscrizione alla Compagnia dei pittori fiorentini, e l'incarico della Signoria per affrescare la Sala grande del consiglio di Palazzo Vecchio. (Battaglia di Anghiari)
Adopera tecniche nuove di riporto sulla parete, ed è costretto ad abbandonare l'impresa.
Sono questi gli anni in cui dà inizio alla Gioconda, e sperimenta apparecchi per il volo.
Nel 1506 torna a Milano chiamato da Carlo d'Amboise, e nel 1507 è nominato dal Re di Francia peintre e ingènieure ordinaire.
Inizia gli studi per la sistemazione del bacino dell'Adda, terminati alcuni anni dopo, e da avvio al Trattato di idraulica , prima di trasferirsi nel 1513 al servizio di Giuliano de' Medici, fratello di Papa Leone X, a Roma.
Qui avvia il Trattato sulla pittura , esegue pitture andate perdute, e studia un piano per il prosciugamento delle paludi Pontine.
La morte di Giuliano de' Medici nel 1516, e l'incarico per la facciata di San Lorenzo a Firenze dato a Michelangelo, da lui desiderato, lo portano quello stesso anno ad accettare l'invito di Francesco I a trasferirsi in Francia.
Si stabilisce a Cloux, presso Amboise, ma una sopravvenuta paralisi alla mano destra, lo costringe ad un attività quasi del tutto meditativa.
Il 19 Aprile del 1519 detta testamento all'allievo prediletto Francesco de' Melzi, cui lascia un gran numero di appunti e taccuini solo in parte pervenutici, e muore il 2 Maggio .
Data ultima modifica:
10 febbraio 2018
Leonardo da Vinci
Figlio non legittimo di Piero di Antonio notaio, e di Caterina, moglie del fornaciaio Piero del Vacca da Vinci, nasce alle tre di notte di Sabato 15 aprile 1452; ad Anchiano, frazione di Vinci, secondo alcuni ipotesi ottocentesche, più probabilmente nella stessa Vinci.
Ebbe istruzione adeguata alla condizione paterna ; l'abaco, la grammatica, mentre la conoscenza del latino fu modesta.
Nel 1467 risulta a carico di Ser Piero, e l'anno successivo si trasferisce col padre a Firenze, dove si iscrive alla Compagnia dei pittori.
Frequenta la bottega dal Verrocchio, dove è ancora nel 1476 , come si deduce da atti giudiziari riguardanti un suo arresto per sodomia in luogo pubblico, da cui verrà successivamente assolto.
Del 1472 è l'iscrizione al Libro rosso dei debitori e creditori della Compagnia pittorica, e del 1473 la prima (e unica) opera datata, un Paesaggio con la valle dell'Arno , che raffigura forse la zona della Gonfolina .
Nel 1478 ha una commissione per una pala nella cappella di S. Bernardo in Palazzo Vecchio, in precedenza assegnata al Pollaiolo, artista di cui Leonardo secondo alcuni critici, avrebbe frequentato la bottega.
I contatti con l'ambiente culturale mediceo, e la stimolante frequentazione delle botteghe d'artisti fiorentini, lo portano a sviluppare interessi in molteplici settori.
Alla fine del 1481 lascia però Firenze e l'anno successivo è presso la corte di Lodovico il Moro a Milano, al quale aveva inviato una lettera per entrare al suo servizio, enumerando capacità nell'ingegneria e in molteplici arti.
Si sono fatte varie ipotesi sulle motivazioni che indussero Leonardo a questa scelta; probabilmente vi ebbe parte il magnifico Lorenzo, che potrebbe averlo utilizzato quale ambasciatore dell'ingegno e dell'arte fiorentina presso quella corte, per consolidare rapporti politici ed economici.
Più avanti negli anni, riferendosi a questa casata Leonardo scriverà:
" Li Medici mi crearono e distrussero "..
A Milano l'artista rimane fino al 1499, acquistando grande fama ; realizza tra le altre, pitture come L'ultima cena e la Vergine delle rocce .
A lungo poi lo impegna una colossale statua equestre commissionatagli dal Moro in onore di Francesco Sforza.
Il modello, di sette metri di altezza, è realizzato in terracotta, ma non sarà mai fuso e andrà distrutto nel 1501.
L'ambiente milanese consente a Leonardo di sviluppare il suo genio in varie direzioni, compenetrando interessi molteplici; fa progetti per la cupola del duomo di Milano e vari altri edifici, ricerche sul volo e sul muoversi sotto le acque, studi di matematica e geometria con Luca Pacioli, ricerche di meccanica, ottica, e botanica.
Alla caduta del Moro, cui segue l'occupazione francese, Leonardo si sposta a Mantova presso Isabelle d'Este, poi a Venezia ; infine torna a Firenze nel 1500, alloggiando presso il convento dei Serviti alla Santissima Annunziata.
Cesare Borgia lo nomina nel 1502 suo ingegnere militare, e Leonardo ne segue le campagne militari in Romagna.
(Machiavelli è inviato dalla repubblica fiorentina in missione diplomatica presso Cesare Borgia proprio in quel periodo...)
Dell'anno seguente è una nuova iscrizione alla Compagnia dei pittori fiorentini, e l'incarico della Signoria per affrescare la Sala grande del consiglio di Palazzo Vecchio. (Battaglia di Anghiari)
Adopera tecniche nuove di riporto sulla parete, ed è costretto ad abbandonare l'impresa.
Sono questi gli anni in cui dà inizio alla Gioconda, e sperimenta apparecchi per il volo.
Nel 1506 torna a Milano chiamato da Carlo d'Amboise, e nel 1507 è nominato dal Re di Francia peintre e ingènieure ordinaire.
Inizia gli studi per la sistemazione del bacino dell'Adda, terminati alcuni anni dopo, e da avvio al Trattato di idraulica , prima di trasferirsi nel 1513 al servizio di Giuliano de' Medici, fratello di Papa Leone X, a Roma.
Qui avvia il Trattato sulla pittura , esegue pitture andate perdute, e studia un piano per il prosciugamento delle paludi Pontine.
La morte di Giuliano de' Medici nel 1516, e l'incarico per la facciata di San Lorenzo a Firenze dato a Michelangelo, da lui desiderato, lo portano quello stesso anno ad accettare l'invito di Francesco I a trasferirsi in Francia.
Si stabilisce a Cloux, presso Amboise, ma una sopravvenuta paralisi alla mano destra, lo costringe ad un attività quasi del tutto meditativa.
Il 19 Aprile del 1519 detta testamento all'allievo prediletto Francesco de' Melzi, cui lascia un gran numero di appunti e taccuini solo in parte pervenutici, e muore il 2 Maggio .
Data ultima modifica:
10 febbraio 2018