Giuseppe Simoncini - Storia di Lastra a Signa
Il nome richiama lo scopo primitivo della costruzione, quale sede dei sindacati fascisti della zona.
Data ultima modifica:
11 agosto 2018
Palazzo dei Sindacati a Ponte a Signa
Il nome richiama lo scopo primitivo della costruzione, quale sede dei sindacati fascisti della zona.
Inaugurato nel 1928 è opera dell’architetto Adolfo Coppedé (1871-1951)
L’impianto, di grande impatto estetico, è molto semplice: una grande sala rettangolare centrale, alta quanto tutto l’edificio e sale minori su due piani sui fianchi destro e sinistro.
Nella parte retrostante un grande piazzale fino al muro di protezione dal fiume Arno con relativa terrazza coperta a pergolato e, verso ovest, un palcoscenico di notevole ampiezza a chiusura dello spazio.
La decorazione è ispirata a modelli della Roma antica, mentre la facciata, con due bassorilievi raffiguranti san Giorgio e san Martino, richiama un antico tempio pagano.
Ancora oggi visibili le aquile vittoriose poste sotto le finestre, mentre due enormi fasci littori ai lati del portone sono andati distrutti.
Rimangono i basamenti di due alte colonne, sormontate da una pigna, che incorniciavano la facciata.
Nell’ampio salone interno il pavimento era decorato da una mosaico raffigurante una grande aquila, visibile fino agli anni ’60 del secolo scorso, quando pare sia stato ricoperto dal pavimento attuale.
Oggi (2007) l’edificio è sede della Società Ricreativa e Assistenziale di Ponte a Signa sempre con il nome di palazzo dei Sindacati ed è sede dell'associazione Skolé, Centro di attivita' polivalente, con opportunita' formative, ludiche e cognitive per varie tipologie di utenza.
Prevede infatti iniziative per i bambini, i ragazzi e le loro famiglie.
Data ultima modifica:
11 agosto 2018