La tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia. Alessandro De Gubernatis, Lastra a Signa (1894)

Strornelli amorosi 198/217 - Tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia


198 Fior di ciliegia, Tu non te n'eri avvisto della ragia, Accanto ti tenevo per iscusa. 199 Bella, bellona; Se non sa 'la creanza. va a imparare. Piglia la croce santa e vanne a scuola. blu Sotto la tua finestra manca un sacco, Da te non ci vengo per interesso Ci vengo qualche ora per ispasse. 201 lo me ne voglio andar verso Firenze; A riscontrare un branco di ragazze. La pt£ oellina l'ha le gambe torte. '_'(12 lo me ne voglio andar verso Firenze: Con la tua bocca ci si fa tre stanze, Ci si rizza il telaio e ci si tesse. 20X3 Giovanottino coi f sciarpino rosso, Se da lontano tu mi pari un asso. E da vicino tu mi sembri un torso. 201 Giovanottino col sciarpino nero, Da lontano mi parevi un magnano, E da vicino uno spazzacamino. 10:) Ho fatto un mazzolino ben fiorito; Cosa m'importa a me se mi fa' il muso; Se non mi parli tu. risparmi il fiato. '.,Oli Dodici viole formano un bel mazzo: ti oamo i no trovato di t..alluzzo. E di' vostro figliuolo vi ringrazio. L'erba tlte r;ftorisee sai ~ Ream Alle gente puoi dir cosa tu vuoi, La tua dama non sono stata usai. interesso per interessa.' coi per cui- 20R Sotto la mia finestra A un meloroso; Glielo trapianto e lo metto in un vaso, lo Ini rallegro: lo mi damo Š sposo. 209 Io son passato da una macchia mora, C'era un bel merlo colla coda nera, E tu s‚ una gran brutta creatura. 31(1 Lo mio damo m'ha mandato un foglio, E m' ha mandato a dir quand' io lo piglio; lo gli ho mandato a dir che non lo voglio. 311 Giovanottino coi cappello bianco, Sol ti ci manca la fibbia d'argento. L'oriuolino e la ragazza accanto. 212 Saran le sette: La tua mamma ti fece di notte, La fece un bel turacciolo da botte. 213 Giovanottino col sigaro in bocca, '1"un te la sai ~ trovare una ragazza< Quella che piglieresti, la un ti tocca. =11 Fior d'insalata; Va come I'‚ bellina la tua vita. Di dietro gohha e dinanzi strisciata. 21;t Farina gialla, Tutti vanno da lei perch‚ 1' ~, bella. Ci voglio andar anch'io per eanzonalla. Y 21 (i Gialla che schizzi; t7/gli,Al1 lt u~~u~~t~tu un pidocchi, Se no di questo male t'un guarisci. 21 Œ 0 Dio del cielo quanto sei piccina! Je ereseer noti ti la la tranlontuna. Tu pari un caratello da tonni.



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