Firenze, portico degli Uffizi
D'antica famiglia fiorentina, (originaria di Poppiano in Val di Pesa, e trasferita a Firenze nel Duecento) Francesco Guicciardini nasce nel 1483.
Dopo studi di diritto e un breve esercizio d'avvocatura, inizia la carriera diplomatica.
Nel 1512 è ambasciatore in Spagna per conto della Repubblica, ma il ritorno dei Medici al potere lo costringe a tornare in patria; nonostante questo, Leone X nel 1516 lo nomina governatore di Modena, Reggio e Parma.
Successivamente diviene presidente della Romagna. (1524-1526)
Si adopera poi per favorire l'alleanza del Papa con la Francia in opposizione a Carlo V.
Dopo la caduta della Repubblica, si oppone alle pretese dei fuorusciti appellatisi a Carlo V, in difesa del Duca Alessandro.
Dopo che questi è ucciso, favorisce l'elezione a Duca del giovane Cosimo, figlio di Giovanni delle Bande Nere.
Cade però presto in disgrazia, quale "capo" del partito antimperiale, e nel 1537 è costretto a ritirarsi nella sua villa di S.Margherita in Montici, (Arcetri) dove muore nel 1540.
Guicciardini è autore di importanti scritti, quali la Storia d'Italia, Considerazioni intorno ai "Discorsi" sopra la prima Deca di Tito Livio, Ricordi politici e civili, oltre alle giovanili Storie fiorentine.
Data ultima modifica:
02 ottobre 2018
Francesco Guicciardini
D'antica famiglia fiorentina, (originaria di Poppiano in Val di Pesa, e trasferita a Firenze nel Duecento) Francesco Guicciardini nasce nel 1483.
Dopo studi di diritto e un breve esercizio d'avvocatura, inizia la carriera diplomatica.
Nel 1512 è ambasciatore in Spagna per conto della Repubblica, ma il ritorno dei Medici al potere lo costringe a tornare in patria; nonostante questo, Leone X nel 1516 lo nomina governatore di Modena, Reggio e Parma.
Successivamente diviene presidente della Romagna. (1524-1526)
Si adopera poi per favorire l'alleanza del Papa con la Francia in opposizione a Carlo V.
Dopo la caduta della Repubblica, si oppone alle pretese dei fuorusciti appellatisi a Carlo V, in difesa del Duca Alessandro.
Dopo che questi è ucciso, favorisce l'elezione a Duca del giovane Cosimo, figlio di Giovanni delle Bande Nere.
Cade però presto in disgrazia, quale "capo" del partito antimperiale, e nel 1537 è costretto a ritirarsi nella sua villa di S.Margherita in Montici, (Arcetri) dove muore nel 1540.
Guicciardini è autore di importanti scritti, quali la Storia d'Italia, Considerazioni intorno ai "Discorsi" sopra la prima Deca di Tito Livio, Ricordi politici e civili, oltre alle giovanili Storie fiorentine.
Data ultima modifica:
02 ottobre 2018