ATTO PRIMO
SCENA QUARTA
Cecca, Berto e detti, come sopra.
CEC. |
Oh, quanto mi fa ridere.
Se non si conoscesse!
Se l'usanza di lei non si sapesse! |
BER. |
Zitto, non mormorate. |
CEC. |
È ver, voi dite bene;
Mormorar della gente non conviene. |
BER. |
La Lena è maliziosa. |
CEC. |
Con cento fa all'amore. |
BER. |
Or col governatore
Userà l'arti che con altri ha usate. |
CEC. |
Zitto, non dite mal. |
BER. |
Non mormorate. |
CEC. |
Di lei ne so di belle,
Ma parlar non conviene. |
BER. |
Anch'io ne so;
Ma vuò tacere e mormorar non vuò. |
CEC. |
Con Pasqual, con Medoro,
L'altro dì l'ho veduta. |
BER. |
Da tutti è conosciuta;
Si sa che non sa far che ragazzate. |
CEC. |
Zitto, non dite mal. |
BER. |
Non mormorate.
Io l'ho veduta con più di cento
Far la vezzosa per civettar:
Ma non sta bene di mormorar.
Dietro la porta
L'ho ritrovata;
L'innamorata
Sapeva far:
Ma non sta bene di mormorar.
So tante cose,
Ma non le dico;
Un certo intrico
So ch'è accaduto,
Ed ho veduto...
Non vuò parlar,
Ché non sta bene di mormorar. (parte) |
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