Carlo Goldoni

Il mercato di Malmantile a.3° s. 8°


ATTO TERZO

SCENA OTTAVA

Lampridio e detti.

LAM.

Figlia, figlia.

BRIG.

Signore.

LAM.

Ah, son perduto.

Un notaro è venuto,

E un ordine ha portato

Che dal governo mio mi ha discacciato.

BRIG.

Codesta è un'insolenza.

LAM.

Figlia, vi vuol pazienza;

Andarsene bisogna.

BRIG.

Ah, il rossore mi copre e la vergogna.

LAM.

E voi, signor dottore,

Signor operatore,

Al governo accusato,

Vi han bandito, voi pur, da tutto il stato.

RUB.

A me tal disonore?

Mi han bandito? Perché?

LAM.

Per impostore.

RUB.

Orsù, non vi smarrite;

Ambi meco venite;

Vivremo unitamente

Alle spalle de' gonzi allegramente.

LAM.

Figlia mia, cosa dite?

BRIG.

Signor, cosa pensate?

LAM.

Brigida, in verità,

Le cose anderan male.

Farò quel che farà

La mia collaterale. (parte)

 

 



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