Si racconta che... Giochi e penitenze (Tratti da un libro edito nel 1890, purtroppo non è rilevabile l''autore)

Il navicello


Gioco di forza e di resistenza fisica , con il nome che è solo il pretesto per far fare i versi che andrò a descrivere.

Il Capogioco si metterà a sedere e così tutti gli altri, per esempio sulla sponda del fiume o sull’argine, ed il Capogioco dirà :
“ E’ arrivato allo scalo un navicello!!”

Quello accanto a lui, diciamo a destra, chiederà “ Con quanti paraventi ?”
“ Con un paravento! “ risponderà il Capogioco, ed alzando il braccio comincerà ad agitarlo.

Il primo compagno ripeterà la stessa domanda al vicino, ed anche lui inizierà ad agitare un braccio.

Terminato il giro, si ritorna al Capogioco, si ripete la stessa domanda e lui risponderà “ due paraventi !!” e così inizierà ad agitare anche l’altro braccio, piano piano, tutti agiteranno le braccia.

Ma non è finita : infatti, arrivati di nuovo al Capogioco, stavolta i paraveti saranno tre e si agiterà una gamba, quando saranno quattro agiteremo anche l’altra.

A questo punto, vincerà chi per ultimo smetterà di agitare gambe e braccia, tutti gli altri pagheranno pegno!




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