Savonarola - La lega santa
Intanto l'impero, la Spagna, il papa, il re di Napoli, Venezia e Ludovico il Moro, costituirono la Lega Santa contro Carlo VIII, costretto poi a lasciare Napoli per tornare in Francia.
Nella battaglia di Fornovo del luglio 1495 questi subisce gravi perdite, ma riesce ad "aprirsi" una via di fuga.
Savonarola comunque continua a dare sostegno per mantenere Firenze nell'alleanza francese, nonostante l’isolamento politico e le non positive conseguenze commerciali in cui la Repubblica viene a trovarsi in Italia.
Questa sua politica estera, e le denunce contro i costumi del papato, gli attirano l’ostilità di Alessandro VI, che inizia a fare pressioni perché si entri a far parte della Lega antifrancese.
Non ottenendo risultati, con un Breve cerca di convincere il frate ad andare a Roma per una valutazione generale della situazione e dare conto delle sue pretese facoltà profetiche.
All’invito, respinto con varie giustificazioni, fa seguito il divieto di predicazione in pubblico osservato fino al febbraio, quando la Signoria lo autorizzò a riprendere la predicazione, dopo essersi attivata a questo scopo presso il papa.
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(All’invito, respinto) I seguaci di Savonarola temevano che sarebbe stato assassinato lungo il tragitto, e lo convinsero a non accettare l’invito.
Data ultima modifica:
05 ottobre 2020